La sera del 31 gennaio, durante la sua visita in Giappone, il Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, e il Primo Ministro giapponese, Fumio Kishida, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, affermando che le due parti avrebbero cooperato nei settori della sicurezza marittima, del cyberspazio, del controllo degli armamenti ecc.
Prima di questa dichiarazione, durante la sua visita in Corea del Sud, Stoltenberg ha puntato il dito contro la Cina, dichiarando che essa rappresenta una “sfida ai valori, agli interessi e alla sicurezza dell’Occidente". La NATO, un prodotto della Guerra Fredda, sotto la guida della cosiddetta “strategia indo-pacifica” degli Stati Uniti, sta portando il flagello del confronto tra blocchi nella regione Asia-Pacifico, in modo da aprire la strada all’egemonia degli Usa. Mentre gli Stati Uniti e la NATO parlano della Cina come di una “minaccia militare”, stanno sostanzialmente rafforzando le alleanze militari con i loro alleati asiatici, causando ansie e minacciando la sicurezza della regione. Questa è anche una chiara indicazione del fatto che ci sono gli Stati Uniti dietro la spinta per l’Asia-Pacifico della NATO; essi stanno spingendo i loro alleati dell’Asia-Pacifico a unirsi alla NATO per promuovere la cosiddetta “strategia indo-pacifica”, al fine di formare un’architettura di sicurezza per contenere la Cina.