[Gocce della cultura] Patrimonio culturale immateriale della Cina: Le pitture tradizionali dell’anno nuovo

2023-01-19 17:53:50

Le pitture tradizionali dell’anno nuovo costituiscono un tipo di antica arte popolare cinese che riflette le usanze e le credenze del popolo e le sue speranze per il futuro. Le pitture dell’anno nuovo portano gioia in casa e alla famiglia. In Cina è tradizione durante la Festa della primavera appendere sulle porte e sui muri di casa distici e pitture dell’anno nuovo.

La storia di questo tipo di pitture popolari è molto lunga e si può far risalire alle “matrici in legno di pesco” raffiguranti divinità della porta o nomi di divinità guerriere di epoca Han, che venivano appese in coppia sulle porte per allontanare le avversità.

In epoca Song (960-1279) la tecnica di stampa con matrici di legno iniziò ad essere utilizzata nella realizzazione delle pitture dell’anno nuovo. Grazie alle matrici preventivamente incise, tali stampe poterono essere prodotte in grandi quantità e vendute sul mercato, e così quest'arte prese forma e si sviluppò notevolmente in questo periodo.

A partire dalla dinastia Song i contenuti di queste illustrazioni sono stati cambiati in modo significativo, passando dal culto degli spiriti della natura alle preghiere per la felicità e la prosperità, oltre a toccare i racconti popolari e le usanze locali, esprimendo i sentimenti e gli ideali della vita contadina. Al di là del loro significato strettamente pittorico, queste illustrazioni vanno generalmente viste nell’ottica della lingua cinese, e alle sue caratteristiche di omofonia. La raffigurazione di un pipistrello, in cinese “fu”, per esempio, veicolava grazie all’omofonia il concetto di felicità, che è definita dallo stesso suono, mentre la figura della “gazza”, “xique” in cinese, per lo stesso processo di omofonia si ricollegava alla gioia. Come forma espressiva, le pitture dell’anno nuovo presentano uno stile popolare ed immagini tradizionali, pur assorbendo anche certi aspetti della pittura dei letterati e persino di quella occidentale. La tecnica della stampa a matrici di legno permise la fissazione di modelli e generi. Le pitture dell’anno nuovo raggiunsero il loro massimo splendore nel periodo dalla fine della dinastia Ming (1368-1644) a tutta la dinastia Qing (1644-1912), diventando un popolare mezzo di espressione della gioia.  I dipinti di questo periodo hanno colori vivaci e temi di buon auspicio, come i "Buoi di primavera" e i "Pesci dell'anno" (un raccolto abbondante).

Le pitture tradizionali cinesi dell’anno nuovo trasmettono gli ideali del grande pubblico, riflettono le numerose caratteristiche della vita sociale e della cultura popolare e contengono una profonda psicologia nazionale e concetti umanistici tradizionali. In Cina sono sorti alcuni centri per la produzione di queste stampe con matrici in legno, caratterizzate da forti caratteristiche regionali, rappresentati da tre tipi di stampe su legno: le pitture Yangliuqing di Tianjin, quelle Taohuawu di Suzhou e le Yangjiabu di Weifang, nello Shandong.

Lo stile Yangliuqing è nato agli inizi del 17° secolo nell’omonima cittadina nei dintorni di Tianjin. Grazie al lungo e instancabile impegno degli artisti popolari, è nata questa forma d'arte che combina la stampa su blocco di legno e la pittura a mano.

I soggetti delle pitture dell’anno nuovo di Yangliuqing  sono per lo più tratti dalla vita di villaggio e dal folklore, oltre ad essere strettamente legati alla vita delle famiglie contadine. Per esprimere tali temi, queste pitture adottano uno stile poetico, mescolando il realismo e la grandezza della vita quotidiana, gli ideali e le emozioni, utilizzando simbolismi e allegorie.  Essi  sono composti in modo ricco, stratificato e ornamentale, con una serie di cinque colori: rosso, verde, giallo, viola e nero, tra i quali il rosso fa da colore dominante.

Le pitture tradizionali dell’anno nuovo di Taohuawu, nei dintorni di Suzhou, comparvero sotto la dinastia Ming e raggiunsero l’apice dello sviluppo durante il dominio degli imperatori Yongzheng e Qianlong della dinastia Qing.

Tra le pitture di Taohuawu, molte sono dedicate agli dèi delle porte: all’inizio si dipingevano gli dèi che sopraffanno i demoni, molto comuni nelle leggende, poi la raffigurazione degli dèi si trasformarono in due generali e infine in un funzionario divino civile e un guerriero. Quest’ultimo porta un’armatura completa mentre il primo è avvolto in un mantello. Oltre che destinate alle porte, le pitture di Taohuawu sono anche attaccate o appese nel soggiorno o in camera da letto. I loro soggetti riguardano per lo più la vita in campagna e hanno un carattere festoso.

Le pitture tradizionali dell’anno nuovo di Yangjiabu hanno struttura compositiva ricca e ben stratificata, con tratti ornamentali  caratteristici e una cromolitografia a cinque colori: rosso, verde, giallo, viola e nero, tra i quali il rosso è il colore principale.

I soggetti di tali pitture provengono maggiormente dalla vita in campagna e dalle leggende popolari, strettamente legate alla vita dei contadini. Per esprimere tali argomenti, le pitture dell’anno nuovo di Yangjiabu usano uno stile poetico,  fondendo il realismo della vita quotidiana con la grandezza dell'ideale; mentre i dipinti che desiderano esprimere direttamente ideali e sentimenti utilizzano il simbolismo e l'allegoria. Per esempio, alcuni dipinti ritraggono fiori di loto e pesci perché la pronuncia cinese di queste parole (rispettivamente “Lian” e “Yu”) suonano come l’espressione “abbondanza per anni consecutivi”; quando ad essere rappresentati sono il pesco e l’airone è per simboleggiare la longevità, il fiore di susino e di peonia, la felicità e la prosperità, ecc.

A causa delle caratteristiche distintive in ambito artistico e culturale, a partire del 2006 le pitture tradizionali dell’anno nuovo provenienti da decine di diverse località della Cina sono state incluse nella lista del patrimonio culturale immateriale cinese di livello nazionale.

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