Le bugie sul Xinjiang dell’organizzazione anti-cinese fanno ridere media internazionali

2023-01-18 11:57:13

All'inizio di gennaio, un’organizzazione anti-cinese denominatasi "Xinjiang Victims Database" ha pubblicato un post su twitter dichiarando di aver aggiunto 2000 "agenti di polizia di Urumqi" alla sua cosiddetta "lista di responsabilità". L'elenco è stato accompagnato da alcune foto, tra cui quelle di  Chow Yun Fat e Andy Lau, stelle del cinema di Hong Kong.

Anna GE, giornalista di CGTN, ha pubblicato in merito un post in cui criticava l'organizzazione per le sue intenzioni malevoli e le sue tattiche di basso livello nel fabbricare storie anti-Cina, domandandosi retoricamente "quanto è facile in questi giorni creare una storia anti-Cina?”

Il tweet di Anna GE ha rapidamente scatenato forti reazioni da parte dei netizen, e anche i media internazionali hanno iniziato a prestare attenzione e a seguire la storia. Il South China Morning Post (SCMP) ha citato il post di Anna GE nel suo articolo del 16 gennaio. Secondo l’articolo, le foto delle celebrità hanno sollevato ulteriori dubbi sull'autenticità dei dati dell'organizzazione, compresa la sua affermazione di un cosiddetto elenco di persone "imprigionate o irreperibili" nel Xinjiang.

Il "Xinjiang Victims Database" è una delle organizzazioni anti-cinesi finanziate dal National Endowment for Democracy (NED) statunitense, in collaborazione con il famigerato Australian Strategic Policy Institute (ASPI). È stato dimostrato che questa organizzazione non si preoccupa dei fatti e della verità, né della reale situazione nel Xinjiang, ma è semplicemente una macchina pagata per diffamare e spargere fango sulla Cina.

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