L'Ufficio nazionale di statistica cinese ha pubblicato il 17 gennaio i dati sull'economia nazionale del 2022. Lo scorso anno il prodotto interno lordo cinese ha raggiunto i 121.020,7 miliardi di RMB, con un aumento del 3% su base annua. È la seconda volta che la produzione economica totale della Cina raggiunge un nuovo livello, superando i 120 mila miliardi di yuan, dopo aver battuto dei record come i 100 mila e i 110 milia miliardi di yuan nel 2020 e nel 2021.
Non è stato facile per l'economia cinese resistere alle difficoltà e raggiungere un nuovo record nel volume totale, nonostante le conseguenze negative portate da molteplici fattori, come l'instabilità della situazione geopolitica, l'aumento dei rischi di contrazione dell'economia mondiale e la proliferazione dell'epidemia al suo interno. Secondo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale, nel 2022 la crescita del PIL di Stati Uniti e Giappone non supererà il 2%. A livello globale, nel 2022 il tasso di crescita del PIL dell'economia cinese sarebbe superiore a quello della maggior parte delle principali economie, a testimonianza di una forte resilienza ed vitalità.
Nel complesso, l'economia cinese funzionerà a "ritmo costante" nel 2022. Il paese riuscirà a sprigionare il suo dinamismo economico e la Cina entrerà in una nuova fase di controllo dell'epidemia. I voli nazionali sono già ripresi ad oltre l'80% dei livelli del 2019.
Secondo quanto riferito dal Washington Post, "ci sono già i segnali che indicano che l'economia cinese si sta riprendendo, con i passeggeri della metropolitana nelle principali città che stanno rapidamente tornando alla normalità e i consumatori che hanno risparmiato denaro da spendere". Secondo Liu Jing, capo economista per la Cina di HSBC Global Research, l'economia cinese dovrebbe iniziare una forte ripresa a partire dal secondo trimestre.
La Conferenza centrale per il lavoro economico, tenutasi alla fine dello scorso anno, ha chiarito che avrebbe "spinto per un miglioramento generale della performance economica" e "insistito sulla stabilità e sul progresso nel mezzo della stabilità". Secondo Reshma Kapadia, collaboratore di Barron's, "la crescita economica della Cina è una buona notizia per il mondo".
Il direttore generale del FMI Kristalina Georgieva ha inoltre recentemente affermato che l'economia cinese sarà molto probabilmente il fattore più importante che contribuirà alla crescita globale nel 2023.
Nel nuovo anno, sebbene il contesto internazionale si stia ancora evolvendo in modo complesso, l'economia globale non stia guadagnando abbastanza slancio e le basi per la ripresa economica interna non siano ancora sufficientemente solide, l'economia cinese confida in un miglioramento generale nel nuovo anno, grazie alle solide basi materiali accumulate da tempo, ai punti di forza del suo enorme mercato, ai dividendi continuamente rilasciati dal rafforzamento del processo di riforma e apertura, e alla sua ricca esperienza nel controllo macroeconomico. Possiamo citare le parole dell'imprenditore e investitore di fama internazionale Lars Tvede in una recente intervista: " la Cina rappresenta ancora il fattore principale per la crescita globale ".