Durante il 17° Vertice del G20 tenutosi recentemente a Bali, in Indonesia, la tutela ambientale, il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni rappresentano i temi più importanti esaminati. Per dare attuazione pratica a tale concetto, il vertice di Bali ha integrato nella sua organizzazione numerosi elementi di tutela ambientale, tra cui 300 veicoli a nuova energia, forniti dalla casa automobilistica cinese SAIC-GM-Wuling Automobile, diventati un aspetto molto evidente dell’evento. Prodotti e assemblati in Indonesia, questi veicoli elettrici riportano il logo del G20 e lo slogan “Creare un futuro pulito”, e offrono servizi di trasporto verde per le delegazioni dei diversi paesi e della parte organizzatrice. Nel corso di 12 giorni al servizio del vertice, questi veicoli a nuova energia potrebbero percorrere ciascuno 50 km al giorno, riducendo le emissioni carboniche, secondo le previsioni, di un totale di 33 tonnellate.
La Cina sta cercando di aumentare la sua capacità di crescita economica massimizzando i benefici sociali ed economici, riducendo al minimo gli impatti ambientali negativi e lo sfruttamento eccessivo delle risorse, al fine di promuovere l'innovazione e lo sviluppo in nuovi settori e di ottenere uno sviluppo economico di qualità superiore e più efficiente.
Rispetto al 2012, nel 2021 il consumo energetico della Cina, le emissioni di carbonio e il consumo di acqua per unità di PIL sono diminuiti rispettivamente del 26,4%, 34,4% e 45%.
Inoltre, le capacità di innovazione della Cina sono cresciute in modo significativo, nel Global Innovation Index 2022 pubblicato dall'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale la Cina si è piazzata all’11° posto, 23 posti in avanti rispetto al 2012.
Nuovi driver di crescita come la biomedicina, i veicoli a nuova energia e l'intelligenza artificiale sono costantemente venuti alla ribalta, portando nuovo impulso alla ripresa economia cinese.
Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla China Association of Automobile Manufactures (CAAM), il mercato dei veicoli a nuova energia continua a mostrare nuovi punti di interesse. Nei primi dieci mesi, la produzione e le vendite di veicoli a nuova energia in Cina hanno superato 5 milioni di unità, mantenendo un alto trend di crescita.
Mentre la dimensione del mercato domestico di questi veicoli continua ad espandersi, anche la loro esportazione continua a crescere ad un ritmo elevato. Molti esperti hanno affermato che i veicoli cinesi a nuova energia stanno diventando un "nuovo biglietto da visita" per la produzione intelligente.
Il boom del settore NEV cinese è arrivato quando la seconda economia più grande del mondo ha lanciato una serie di incentivi politici per stimolare lo sviluppo dei NEV. La Cina ha annunciato che l'esenzione dall'imposta sugli acquisti per i NEV sarà estesa fino alla fine del 2023. Questo ha segnato la terza proroga da quando il paese l’ha messo in atto per la prima volta nel 2014.
Il numero di nuovi punti di ricarica per NEV in Cina è cresciuto rapidamente. Circa 39.000 posti di ricarica pubblici sono stati aggiunti lo scorso ottobre, secondo la China Electric Vehicle Charging Infrastructure Promotion Alliance, alla fine di ottobre, il numero di posti di ricarica in tutto il paese aveva raggiunto 1,675 milioni.
Meng Wei, portavoce della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, ha affermato che la Cina ha considerato i NEV come un punto focale nella trasformazione della sua industria automobilistica, mettendo in atto un quadro politico che ha fornito una solida base per il suo sviluppo.
Un elemento del piano è la linea guida di sviluppo per l'industria NEV presentata nel 2020. Il documento elencava cinque compiti principali per lo sviluppo di NEV dal 2021 al 2035, tra cui il miglioramento della capacità di innovazione tecnologica, la costruzione di ecosistemi industriali di nuovo tipo e il miglioramento delle infrastrutture.
Inoltre, più di altre 600 politiche di supporto sono state implementate dai governi centrali e locali, che coprono l'innovazione tecnologica, l'applicazione e la sicurezza.
Meng ritiene che ci sia ancora un grande potenziale di crescita nel mercato NEV cinese, affermando che il paese sta assistendo a un aumento dei consumi, con una generazione di giovani consumatori che sono più ricettivi alle nuove tecnologie e prodotti.
Secondo Meng, la Cina lavorerà per migliorare ulteriormente il suo sistema politico relativo al NEV, ottimizzare il layout industriale, intensificare l'innovazione tecnologica e approfondire la cooperazione internazionale nel settore.
Il 27 luglio a Beijing il China Automotive Technology and Research Center (CATARC) ha pubblicato un rapporto di ricerca intitolato “Piano d’azione cinese 2022 per le basse emissioni di carbonio del settore automobilistico”. Il rapporto analizza sistematicamente la contabilità e i livelli di emissioni di carbonio dell'intero ciclo di vita dei veicoli privati e commerciali venduti in Cina.
I dati mostrano che il volume totale delle emissioni di carbonio del ciclo di vita dell'industria automobilistica cinese ha raggiunto 1,2 miliardi di tonnellate, di cui i veicoli privati rappresentano circa il 58%. Rispetto ai veicoli tradizionali a benzina, i veicoli elettrici puri emettono il 43,4% di carbonio in meno. Si prevede che entro il 2060 le emissioni di carbonio dell'intero ciclo di vita dei veicoli elettrici puri possano raggiungere i 23 grammi per chilometro, con un enorme potenziale di riduzione delle emissioni di carbonio.
In occasione della 77esima Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, la direttrice esecutiva del Programma Ambientale dell’Onu, Inger Andersen, ha concesso un'intervista esclusiva ad un corrispondente del CMG. Ha affermato che una delle chiavi per migliorare il clima globale è la necessità di sostituire i motori a combustione interna con quelli elettrici ad alta efficienza energetica nella produzione automobilistica. I progressi ottenuti dalla Cina nella produzione dei veicoli elettrici ad alta efficienza energetica sono degni di apprezzamento, nonché adatti a risolvere il problema climatico globale.
Notando un significativo calo mondiale del costo dell'energia solare e il robusto sviluppo del settore cinese dei veicoli a nuova energia, Erik Solheim, ex direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente, ha anche espresso la sua forte fiducia nella transizione verde della Cina.
Sebbene la Cina non abbia un'industria automobilistica tradizionale forte come quella di paesi come Germania, Giappone e Stati Uniti, è molto più facile per la Cina prendere l'iniziativa e diventare un attore dominante nel settore dei veicoli elettrici.
"Dimentichiamo la vecchia idea che, per raggiungere il progresso economico, abbiamo bisogno di distruggere il pianeta. Il futuro è vantaggioso per tutti: buono per l'ecologia e allo stesso tempo buono per l'economia ", ha affermato.