Il primo giorno del nuovo anno 2023, il primo ministro di Mauritius, Pravind Jugnauth, ha annunciato l’avvio dei negoziati con il Regno Unito sulla sovranità contesa sull’Arcipelago delle Chagos. Questo significa che il processo di promozione del ritorno dell’Arcipelago delle Chagos a Mauritius è ufficialmente iniziato. Ciò che la comunità internazionale si aspetta ancora di più è che la parte britannica affronti la questione delle Isole Malvinas e riprenda i negoziati con l’Argentina il prima possibile, dopo aver risolto la questione dell’Arcipelago delle Chagos.
Un tempo la Gran Bretagna era la potenza europea con il maggior numero di colonie d’oltremare. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il sistema coloniale occidentale è crollato, ma la Gran Bretagna occupa ancora le Isole Malvinas e l’Arcipelago delle Chagos, calpestando la sovranità di altri Paesi e sognando un sogno chiamato colonialismo.
Nel febbraio 2019, la Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite ha stabilito che l’occupazione britannica dell’Arcipelago delle Chagos è illegale. Nel maggio dello stesso anno, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato a larga maggioranza una risoluzione che chiedeva al Regno Unito di restituire l’Arcipelago delle Chagos alle Mauritius entro sei mesi. Tuttavia, il Regno Unito ha ignorato tutto questo.
Soltanto a novembre scorso, la Gran Bretagna ha affermato che terrà negoziati con Mauritius circa la sovranità dell’arcipelago Chagos a motivo delle pressioni provenienti dalle masse di anti-colonialisti sul proprio territorio e dalla comunità internazionale con la speranza di raggiungere all’inizio di quest’anno un accordo.
Tuttavia, se la Gran Bretagna desidera accogliere il futuro in un modo “decente”, non sarà sufficiente la sola restituzione dell’arcipelago Chagos. Per esempio, il Paese si è comportato in modo molto “indecente” sul problema dell’arcipelago delle Malvinas. A novembre scorso, la principessa britannica Anne Elizabeth Alice Louise Laurence ha visitato improvvisamente l’arcipelago. Poi a Natale, il primo ministro Rishi Sunak ha pronunciato un discorso nei confronti dell’arcipelago delle Malvinas, ribadendo le politiche coloniali e distorcendo la realtà della storia, suscitando molte critiche della comunità internazionale.
Per quanto riguarda il problema dell’arcipelago delle Malvinas sono molto chiare le risoluzioni delle Nazioni Unite e la Gran Bretagna non ha nessuna ragione per non seguirle. Nel 1965, l’assemblea generale dell’ONU approvò la risoluzione 2065, inserendo la questione delle Malvinas in un quadro di “decolonizzazione” e incitando la Gran Bretagna e l’Argentina a risolvere le divergenze tramite negoziati. Nel 2016, la Commissione delle Nazioni Unite sui limiti della piattaforma continentale ha affermato che l’arcipelago delle Malvinas si trova all’interno del territorio marittimo argentino. Il Comitato speciale sulla decolonizzazione dell’ONU ha rilasciato oltre 30 risoluzioni, esortando il governo britannico a svolgere trattative con l’Argentina.