[RivistaCinitalia] La forza delle cooperazioni multilaterali

2022-12-29 11:32:05

Il vertice del G20 organizzato a Bali permette ai paesi di concentrarsi di nuovo sulle cooperazioni multilaterali per affrontare e dirimere le grandi sfide che il mondo ha davanti a sé. L’incontro fra Xi Jinping e Giorgia Meloni dopo il vertice segna la ripresa estremamente importante di un dialogo tra i due paesi dall’inizio dell’epidemia di Covid-19. La China International Consumer Goods Expo del 2023 porterà maggiori opportunità di cooperazione alle imprese italiane.

Quattordici anni fa i leader del G20 si sono incontrati per la prima volta quando è scoppiata la crisi finanziaria internazionale. Come la grande economia globale, gli stati membri del G20 hanno compreso la necessità di assumersi insieme le proprie responsabilità e adottare misure di cooperazione per promuovere la ripresa economica mondiale e affrontare le sfide globali. Il G20 è un organismo politico ed economico incentrato sul principio di cooperazione multilaterale e che mira attraverso gli scambi e lo sviluppo comune a promuovere il processo economico dei paesi aderenti e la ripresa economica mondiale.

In un contesto in cui le crisi alimentari ed energetiche si combinano l’una con l’altra, l’economia mondiale sta diventando sempre più fragile e la governance globale è gravemente inadeguata; il Vertice di Bali, tenutosi il 15-16 novembre 2022, ha attirato l’ampia attenzione del mondo.

Nessun paese può affrontare da solo le gravi e complesse sfide attuali; quindi, è maggiormente prezioso il valore delle cooperazioni multilaterali del Vertice del G20.

Come ha valutato il presidente dell’Associazione Italo-Cina per la promozione della Nuova Via della Seta Francesco Maringiò: “Questo aspetto è un tema decisivo nel mondo di oggi: in questo periodo si avverte sempre più il tentativo di alcuni paesi di impostare le relazioni internazionali non più su un piano di parità tra diversi, ma allo stesso livello tra tutti i paesi in un unico sistema. Pertanto il successo del G20 (e di questo tipo di organismi internazionali) indica all’umanità intera una strada da percorrere per affrontare e dirimere le grandi sfide che il mondo ha davanti a sé. ”

La dichiarazione finale del G20 riflette l’approccio multilaterale del forum, mettendo in evidenza le differenti valutazioni che i paesi fanno su alcuni aspetti peculiari del quadro internazionale (soprattutto sul conflitto ucraino) e tracciando un ampio quadro di cooperazione possibile, affinché il gruppo di paesi coinvolti intraprenda azioni tangibili e necessarie per affrontare le sfide comuni. La stessa presa d’atto delle differenze diventa così un’occasione per riflettere su come il mondo guardi ai problemi da diverse angolazioni, definendo e delimitando le diversità ed impedendo che diventino il pretesto per divisioni e contese. “In sostanza, emerge come organismi così ampi e che accolgono differenti punti di vista al proprio interno, dimostrino una maggiore apertura alle differenze, rispetto a gruppi più ristretti ed omogenei. E questo permette quindi di scongiurare l’emergere di fratture nella comunità internazionale lungo linee di faglia che racchiudono blocchi contrapposti, come è stato nel corso della seconda metà del secolo scorso.” Questo è stato il commento di Francesco Maringiò.

Nel suo discorso al Vertice del G20, il presidente Xi Jinping ha ribadito che dovremmo rendere lo sviluppo globale più inclusivo. “La solidarietà fa la forza, la divisione non porta da nessuna parte. Vivendo nello stesso villaggio globale, dovremmo stare l’uno accanto all’altro di fronte a rischi e sfide. In più, dovremmo rendere lo sviluppo globale vantaggioso per tutti. Lo sviluppo è reale solo quando tutti i paesi si sviluppano insieme. La prosperità e la stabilità non possono essere possibili in un mondo in cui i ricchi si arricchiscono ulteriormente mentre i poveri diventano più poveri.

Il G20 è stata anche l’occasione per l’incontro bilaterale tra la neo Presidente del consiglio Meloni ed il Presidente Xi Jinping. La ripresa degli incontri istituzionali segna la fine della fase delle difficoltà che la diplomazia internazionale ha dovuto affrontare durante la crisi pandemica ma, soprattutto, segna la ripresa di un dialogo tra i due paesi che è estremamente importante. In secondo luogo, l’Italia ha espresso l’interesse a promuovere gli interessi economici reciproci, manifestando il desiderio di aumentare le esportazioni italiane in Cina. Infine, è emerso il tema dei rapporti tra Ue e Cina: le due parti hanno auspicato un loro rilancio. Entrambi questi tre aspetti necessitano di un clima di dialogo e reciproco riconoscimento per poter essere implementati.  

Gianpaolo Bruno, direttore dell’Agenzia ICE di Beijing e coordinatore della Rete ICE/ITA in Cina e Mongolia, crede che Cina e Italia condividano un immenso potenziale di cooperazione economica e l'attuale eccellente stato delle relazioni bilaterali testimonia come lavorare insieme consenta di ottenere rilevanti vantaggi reciproci. In un’intervista concessa al CMG, il direttore ha detto: “Italia e Cina sono infatti partner commerciali strumentali. Sia la Cina che l'Italia hanno sempre aderito ai principi di apertura e di cooperazione proprio con un approccio win win; dal lato dell'Italia, il crescente potere d'acquisto della classe media cinese ha fatto sì che numerosi prodotti e marchi italiani guadagnassero popolarità tra i consumatori cinesi alla ricerca di prodotti di nicchia e di alta qualità tipici del nostro modello di specializzazione manifatturiera. Le aziende italiane sono sempre più desiderose di esplorare questo enorme potenziale associato al rapido ritmo di crescita economica della Cina e all'evoluzione del suo paradigma di sviluppo economico. Dal lato della Cina, il mercato italiano rappresenta una sempre più importante fonte di opportunità di espansione commerciale, di investimento, ma anche una fondamentale porta di accesso strategica sul mercato europeo. Ora, su queste basi, ritengo vi sia ampio spazio per intensificare ulteriormente la cooperazione economico commerciale tra i nostri due Paesi e i risultati positivi del vertice di Bali, tra i nostri massimi rappresentanti istituzionali, lo confermano ampiamente.”

Nel corso dell’incontro con la presidente Meloni, il Presidente Xi Jinping ha anche indicato diverse opportunità di cooperazione bilaterale: ha offerto all’Italia di essere il Paese d'onore alla China International Consumer Goods Expo del 2023, ha suggerito che i due paesi concentrino gli sforzi per il pieno successo delle Olimpiadi invernali di Milano 2026 e di fare buon uso del comitato intergovernativo Italia-Cina per sviluppare la cooperazione nella produzione di fascia alta, nell'energia pulita, nell'aerospazio e nei paesi terzi.

Per Gianpaolo Bruno, la China International Consumer Goods Expo ormai rappresenta una piattaforma strategica di grande risalto sia commerciale che mediatico ed è un'occasione molto importante per le imprese italiane appartenenti a un ampio spettro di settori quali la moda, la gioielleria, il design, l'agroalimentare, l'automotive, la nautica e altri settori di rilevanza per il mercato dei beni di consumo, al fine di consolidare e sviluppare ulteriormente la presenza sul mercato cinese. “L'ICE sta già dialogando con diversi interlocutori istituzionali e imprenditoriali per realizzare una partecipazione che possa confermare l'elevata immagine internazionale del nostro Paese quale uno dei principali produttori mondiali di beni di consumo di alta gamma e ad elevato valore aggiunto.”

È evidente che, concentrandosi sugli interessi comuni, possano nascere occasioni di crescita e sviluppo comune. Riportiamo ancora una volta il contenuto principale dell’iniziativa per lo sviluppo globale promossa dalla Cina: sostenere la priorità dello sviluppo dell'inclusione.

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