Giovedì 10 novembre si è chiuso il sipario sulla quinta edizione della CIIE, la quale si congeda con una splendida pagella di 73 miliardi e 520 milioni di dollari di accordi preliminari annuali firmati e una crescita del 3,9% su base annua. Come prima grande mostra di livello internazionale tenutasi in Cina dopo il XX Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese, la CIIE ha dimostrato ancora una volta con risultati fruttuosi di essere ormai diventata una finestra aperta per la costruzione di un nuovo modello di sviluppo cinese, una piattaforma per promuovere un’apertura di alto livello e un prodotto pubblico internazionale condiviso a livello globale.

Condividere significa avere più opportunità.  La Cina ha un mercato globale di dimensioni eccezionali, è un importante partner commerciale per oltre 140 paesi e regioni, ed è anche, da ben cinque anni, il più grande paese al mondo per il commercio di merci.

Condividere significa inoltre dare più spazio alla creazione congiunta. Appena terminate le attività offline della sessione di incontri commerciali e di investimento su larga scala della CIIE di quest'anno, il fatturato previsto ha superato i 4 miliardi di dollari. Molte aziende straniere hanno deciso di investire nella costruzione di fabbriche e centri di ricerca e sviluppo in Cina.

Attraverso la CIIE, sia la “fascia alta” che il “piccolo e bello”, tutti hanno potuto trovare opportunità per entrare nel mercato cinese, trovando nuovi orizzonti di cooperazione e sviluppo. Si tratta di una pratica vivida della Cina per promuovere la costruzione di una comunità dal futuro condiviso; dimostra anche con forza che il disaccoppiamento non è una strada percorribile e che sono invece cooperazione e apertura quella giusta.

Al momento attuale sono già state completamente avviate le attività di reclutamento per la fiera aziendale della sesta edizione della CIIE, e quasi 60 aziende e istituzioni si sono già iscritte in loco per partecipare.