secondo quanto appreso il 10 ottobre dall’Agence France Presse (AFP), lo stesso giorno il governo messicano ha consegnato al Dipartimento alla Giustizia statunitense una nuova denuncia accusando l'industria statunitense delle armi di aver contribuito alla violenza del narcotraffico sul territorio messicano. Marcelo Ebrard, ministro messicano degli Esteri, ha sottolineato che le armi vendute da 5 aziende dell’Arizona, stato confinante con il Messico, sono legate a “crimini estremamente gravi”, e che il 60% delle armi sequestrate in Messico sono state acquistate dagli Usa.