Il 13 settembre il New York Times ha pubblicato un articolo in cui si afferma che i parlamentari americani hanno grande influenza e ampio accesso a informazioni sensibili, eppure negli Stati Uniti ci sono poche leggi che impediscono loro di negoziare azioni in borsa utilizzando le informazioni interne o manipolazioni. L’articolo rivela che dal 2019 al 2021, 183 membri del Congresso in carica hanno dichiarato di aver effettuato operazioni di compravendita di azioni o attività finanziarie di persona o attraverso i loro familiari più stretti. Secondo le analisi, 97 di questi parlamentari, in virtù delle competenze della loro commissione congressuale, erano probabilmente in possesso di informazioni privilegiate sulle transazioni o potevano esercitare un'influenza sulle industrie interessate. Questi legislatori rappresentano quasi un quinto del numero totale dei membri del Congresso.