l 21 settembre la Camera di Commercio Ue in Cina ha reso pubblica la “Proposta dalle imprese Ue in Cina 2022-2023”, secondo la quale per gli investitori stranieri il mercato cinese sta gradualmente perdendo attrattiva. Nel documento si afferma tuttavia che le imprese europee sperano ancora di mantenere i loro stretti legami con la Cina. Durante la conferenza stampa ordinaria del 22 settembre al ministero del Commercio cinese, la portavoce Shu Jueting ha ribadito che Cina e Ue sono importanti partner economico-commerciali, e devono portare avanti la cooperazione pragmatica sulla base del rispetto reciproco e della cooperazione ispirata al mutuo beneficio.

La portavoce ha ricordato che la Cina sostiene da sempre la globalizzazione economica, promuove risolutamente l’apertura di alto livello verso l’estero e si impegna ad accelerare la creazione di un nuovo quadro di sviluppo, fornendo alle imprese dei vari Paesi sempre più opportunità di mercato, di investimenti e di crescita. Shu Jueting ha ricordato che in accordo a quanto emerso dai dati, da gennaio ad agosto scorso il volume dei capitali esteri utilizzati effettivamente dalla Cina ha raggiunto quota 138,4 miliardi di dollari, con un aumento del 20,2% su base annua; tra questi gli investimenti europei in Cina hanno registrato un incremento del 123,7% (compresi gli investimenti assorbiti dai porti franchi).

Shu Jueting ha aggiunto che ciò dimostra appieno che gli investitori stranieri, tra cui anche quelli europei, continuano ad avere un’opinione positiva sul mercato cinese e la speranza di continuare ad intensificare gli investimenti e la cooperazione con la Cina. La portavoce ha concluso dicendo che la proposta fa sperare che l'Ue continui a interagire in modo proattivo con la Cina e si opponga al disaccoppiamento economico.