Lo scorso fine settimana i suoni di spari in diversi Stati degli Usa (Illinois, Kentucky, Indiana, Pennsylvania, New York) testimoniano che gli Stati Uniti hanno trascorso un altro "fine settimana di sangue". Gli ultimi dati pubblicati dal sito web statunitense "Gun Violence Archive" il 12 settembre mostrano che quest'anno negli Stati Uniti sono morte più di 31.000 persone a causa della violenza armata, una media di 122 morti al giorno.
La violenza delle armi è diventata una "paura" profonda che attanaglia la società americana. Tra queste, le scuole sono le più colpite dalle armi da fuoco. Un recente studio dell'Università del Michigan ha dimostrato che il 75% degli adolescenti americani ritiene che le sparatorie siano diventate la loro principale fonte di stress.
"Le sparatorie sono sempre più frequenti negli Stati Uniti e quasi tutti vivono nella paura". Dietro questo commento del New York Times c'è il fatto che gli interessi americani stanno godendo di una continua crescita della ricchezza grazie alla produzione e al commercio di armi e di un appoggio costante ai politici americani. Sotto il falso segno della "democrazia americana", l'America è ancora lontana dal risvegliarsi dall'incubo delle sparatorie.