Il 5 settembre, il National Computer Virus Emergency Response Center e l’azienda informatica 360 hanno rispettivamente pubblicato rapporti di indagine sull’attacco informatico ai danni della Northwestern Polytechnical University da parte della National Security Agency degli Stati Uniti. I dati raccolti hanno rilevato che lo Special Intrusion Operations Office della National Security Agency ha utilizzato 41 metodi specializzati per effettuare migliaia di attacchi contro la Northwestern Polytechnical University e sottrarre una serie di dati tecnici importantissimi.
A parte gli attacchi informatici contro la Cina, secondo alcune informazioni già rese pubbliche, la mano nera delle intercettazioni degli Stati Uniti si estende a tutto il mondo, anche ai suoi alleati. A giugno 2021, la Danish Broadcasting Corporation ha diffuso un reportage speciale in cui ha rivelato che la NSA ha ottenuto dati grezzi dall’Internet in Danimarca attraverso l’accesso del servizio di intelligence danese ed ha monitorato Angela Merkel e altri politici di diversi paesi europei. Il settimanale tedesco Der Spiegel ha riferito che oltre 500 milioni di dati telefonici e di Internet in Germania sono stati sottratti in modo illecito dalla NSA. Il giornale francese Le Monde ha indicato una volta che circa 70 milioni di dati telefonici in Francia sono stati rubati dalla stessa agenzia.
Numerose prove mostrano che gli Stati Uniti sono un vero “impero degli hacker”, che operano intercettazioni e si appropriano in modo illecito di dati segreti. È impossibile che l’egemonia informatica porti una “sicurezza assoluta”. Tutti i paesi amanti della pace devono agire per resistere all’egemonia informatica degli Stati Uniti e per mantenere insieme un cyberspazio pulito.