Rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano fiduciosi sul futuro del commercio dei servizi Cina-Italia

2022-09-02 15:33:11

La CIFTIS 2022 è in corso a Beijing e presso il China National Convention Center, lo stand italiano, di 152 metri quadrati di superficie, è reso particolarmente suggestivo dal suo bel design. Si tratta della prima apparizione dell’Italia alla CIFTIS in veste nazionale.

“Si tratta di una delle principali fiere in Cina e una delle principali piattaforme mondiali destinate a focalizzarsi sul commercio dei servizi. Il commercio dei servizi forse a volte viene trascurato a favore del commercio di merci, ma rappresenta la componente più dinamica del commercio mondiale e sicuramente una delle componenti più innovative, soprattutto a seguito della rivoluzione della digitalizzazione e della knowledge economy.”

Il direttore dell’Italian Trade Agency a Beijing, Gianpaolo Bruno, non solo ha una comprensione chiara del posizionamento del commercio di servizi, ma ha spiegato anche l’importanza della CIFTIS per l’Italia.

“È importante essere qui ed è importante avere un contatto con partner cinesi e partner di tutto il mondo per rafforzare la competitività delle nostre imprese sul mercato cinese e per seguire i diversi segmenti del settore dei servizi.”

Il Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Cina, Renzo Isler, ha affermato in modo franco e diretto che alla CIFTIS l’Italia non può mancare.

“La CIFTIS è una delle grandi fiere nazionali in Cina, è la fiera dei servizi, ed è appunto uno degli appuntamenti ai quali non si può mancare, sia come paese, ma anche come rappresentanza delle aziende italiane che oggi operano qui in Cina.”

L’Ambasciata d’Italia in Cina, assieme all’Italian Trade Agency, la Camera di Commercio Italiana in Cina, l’Agenzia Nazionale del Turismo e una delegazione di 15 aziende che coprono un'ampia gamma di settori, dal design industriale ai servizi culturali, ai trasporti e così via, hanno partecipato in gruppo all’attuale edizione della CIFTIS, il che dimostra l’attenzione posta dall’Italia sull’evento. Quanto al futuro della cooperazione tra Cina e Italia nel settore dei servizi, entrambi i rappresentanti delle imprese si sono detti fiduciosi.

Il 2022 coincide con l’anno sino-italiano della cultura e del turismo, e il turismo è una delle componenti più importanti del settore dei servizi. Parlando degli scambi culturali e turistici, Gianpaolo Bruno considera positiva la dinamica di sviluppo.

“È stata fortemente danneggiata dalle restrizioni imposte dal Covid, ma ciononostante abbiamo un interscambio abbastanza soddisfacente, che ammonta a circa 3,7 miliardi di euro nel 2021.”

Il signor Bruno ha poi aggiunto che altre componenti del settore dei servizi, come l’assistenza culturale e artistica alle imprese, i trasporti, le royalties per quanto riguarda i diritti di utilizzazione dei brevetti e altre opere dell’ingegno, i servizi di architettura e ingegneria, sono tutte molto importanti per l’Italia. Anche se sono ancora sottoposti a forti restrizioni nel commercio internazionale, negli ultimi anni la Cina ha compiuto enormi sforzi per liberalizzare il settore dei servizi, e l’Italia è qui anche per questo.

“I servizi, a differenza delle merci, sono dei comparti che sono sottoposti a forti restrizioni, a volte nel commercio internazionale, ma la Cina, per esempio negli ultimi anni, ha compiuto enormi sforzi per liberalizzare il settore dei servizi, e ne compirà anche in futuro in base alle dichiarazioni delle autorità governative. Quindi noi speriamo molto che anche questa componente dei servizi possa avere lo stesso sviluppo che ha avuto poi il commercio di merci. E quindi siamo qui anche per questo, per affermare la nostra ferma volontà di collaborare con le imprese cinesi anche nel campo del commercio dei servizi.”

Il Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Cina, Renzo Isler, ha affermato che la cooperazione nel commercio di servizi fra Italia e Cina si basa su delle fondamenta molto solide. Egli è quindi ancora molto fiducioso per il futuro del commercio fra i due paesi, anche se la mobilità è stata influenzata dalla pandemia di Covid-19.

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