Sin dal 2012, anno in cui si è tenuta la prima edizione della China International Fair for Trade in Services (CIFTIS), l’evento ha guadagnato molte opinioni positive da parte di aziende di tutto il mondo. Essa è diventata la maggiore fiera a livello mondiale nell’ambito del commercio dei servizi e copre 12 principali settori dei servizi definiti dalla WTO.
Il 31 agosto si è aperto il sipario sull’edizione 2022 della CIFTIS, a cui hanno partecipato oltre 400 aziende fra le top500 globali, con un tasso di internazionalizzazione del 20,8%, circa 3 punti percentuali in più rispetto all’edizione precedente.
Quali sono i motivi dell’apprezzamento positivo dimostrato nei confronti della CIFTIS? Il motivo consiste nell’attrattiva dell’enorme mercato cinese.
Gli ultimi 10 anni rappresentano un periodo che ha assistito ad un rapido sviluppo del commercio dei servizi in Cina. Dal 2012 al 2021, il valore aggiunto del settore dei servizi nel paese è aumentato di 1,49 volte, con una crescita annuale del 6,1% nei confronti dell’import-export dei servizi, il 3,1% in più rispetto alla crescita globale; per questo motivo il commercio dei servizi in Cina ha occupato per 8 anni consecutivi il secondo posto mondiale. Il motivo del successo dei “servizi made in China” consiste nel fatto che i punti di forza dell’enorme mercato cinese sono ulteriormente rafforzati. In realtà, molte aziende straniere sono riuscite ad avere accesso al mercato cinese proprio tramite la CIFTIS.
Quest’anno ha partecipato per la prima volta alla CIFTIS la “delegazione nazionale italiana”, composta dall’Ambasciata d’Italia in Cina, dall’Istituto nazionale per il Commercio Estero, dalla Camera di Commercio Italiana in Cina, dall’Ente Nazionale Industrie Turistiche, nonché da 15 aziende italiane che operano in diversi settori tra cui le ricerche su manifattura, i servizi per generi alimentari e il design industriale. Come già riferito da un responsabile dell’ICE, queste aziende mirano ad esporre i propri servizi innovativi attraverso la piattaforma della CIFTIS per rafforzare la loro presenza in Cina e per perseguire uno sviluppo ispirato al mutuo beneficio.