Guardando indietro a questa crisi nello Stretto di Taiwan, qualsiasi persona imparziale può vedere chiaramente che è stata pianificata e provocata dagli Stati Uniti.
Per propri interessi politici privati, Nancy Pelosi ha insistito nell’effettuare una visita a Taiwan con la connivenza e l’accordo del governo degli Stati Uniti. Visita che ha violato gravemente il principio di “Una sola Cina” e le disposizioni dei “Tre comunicati congiunti sino-statunitensi”, minando gravemente la sovranità nazionale e l'integrità territoriale della Cina, danneggiando in questo modo la pace e la stabilità nell’area dello Stretto di Taiwan, e inferendo un grave colpo alle basi politiche delle relazioni sino-americane. Per salvaguardare la stabilità dello Stretto di Taiwan, la Cina aveva più volte espresso una chiara opposizione e sottolineato la gravità e la nocività della visita di Nancy Pelosi, affermando che qualsiasi conseguenza sarebbe stata a carico degli Stati Uniti. Si può quindi ben dire che gli USA erano stati avvisati.
Il diritto internazionale conferisce ad ogni paese il diritto di adottare misure necessarie per salvaguardare le proprie sovranità nazionale e integrità territoriale, e per prevenire interferenze esterne. La serie di contromisure adottate dalla Cina ha lo scopo di inviare un avvertimento ai responsabili, punire le forze favorevoli all'"indipendenza di Taiwan" e difendere gli interessi fondamentali del Paese, in linea con le leggi internazionali e nazionali. Oltre 170 Paesi e molte organizzazioni internazionali hanno ribadito di appoggiare il principio di “Una sola Cina” e di sostenere il Paese nella salvaguardia della sua sovranità e integrità territoriale. Alcuni giorni fa l’ex segretario di Stato Usa, Henry Kissinger, ha concesso un’intervista durante la quale ha affermato che la visita della Pelosi a Taiwan non è stata un’azione saggia e che è stato un esempio di trattamento dei problemi in modo antagonistico. L’ambasciatore cubano in Cina, Carlos Miguel Pereira Hernández, ha dichiarato che al solito gli Usa hanno accusato la Cina per aver adottato delle contromisure, trucco da loro normalmente utilizzato per cercare di sottrarsi alle proprie responsabilità.
Taiwan fa parte della Cina. Di fronte alle sfide esterne, e per salvaguardare la sovranità nazionale e l'integrità territoriale, le forze armate cinesi hanno condotto una serie di esercitazioni e addestramenti nelle acque in questione, adempiendo alla missione loro affidata dalla Costituzione e dalla Legge Anti-Secessione.
Il principio di “Una sola Cina” è al centro degli interessi fondamentali della Cina. Gli Usa dovrebbero imparare la lezione dell’errore della Pelosi, e tornare nell’orbita giusta del principio di “Una sola Cina” e dei “Tre comunicati congiunti sino-statunitensi”, senza aggiungere errore a errore. In caso contrario, la Cina si opporrà con decisione fino alla fine.