Nel libro bianco “La questione di Taiwan e la causa della riunificazione della Cina nella nuova era” pubblicato dal governo cinese il 10 agosto c’è una frase: “Saremo noi cinesi a decidere dei nostri affari". Un messaggio chiaro, trasmesso in un linguaggio semplice: la questione di Taiwan riguarda gli affari interni della Cina, gli interessi fondamentali della Cina ed i sentimenti nazionali del popolo cinese, e non è ammessa alcuna interferenza esterna.

Molti media stranieri hanno notato che, quando il libro bianco è stato pubblicato, la visita a Taiwan della presidente della Camera dei rappresentanti degli USA, Nancy Pelosi, ha portato a un’escalation della situazione nello Stretto di Taiwan e all'intensificarsi dello scontro sino-americano. In questo contesto, la parte cinese ha scelto di pubblicare un libro bianco per meglio illustrare alla comunità internazionale l'origine e lo sviluppo della questione di Taiwan e delineare un futuro luminoso per la riunificazione pacifica delle due sponde dello Stretto di Taiwan secondo il principio "un Paese, due sistemi”, il che non solo costituisce una contromisura energica alla subdola visita di Nancy Pelosi a Taiwan, ma dimostra anche la strategia generale della Cina per risolvere la questione di Taiwan nella nuova era, infondendo energia positiva nella prosperità e nella stabilità della regione dell’Asia-Pacifico e del mondo.

Saranno i cinesi a decidere dei loro affari. Sotto la guida del Partito Comunista Cinese, gli oltre 1,4 miliardi di cinesi sono disposti a creare un ampio spazio per la riunificazione pacifica, ma non lasceranno mai spazio ad alcuna forma di attività separatista che invochi l’“indipendenza di Taiwan”. Il compito storico della completa riunificazione della Cina deve e può essere realizzato.