Giorni fa, il presidente statunitense Joe Biden ha firmato il “CHIPS and Science Act 2022” nei confronti del quale l’opinione pubblica negli Stati Uniti ha espresso un atteggiamento negativo. Il New York Times ha affermato che questo disegno di legge potrebbe essere ambizioso, ma non otterrà risultati a breve termine.
Come mai questo disegno di legge lunghissimo è stato accolto con così tante riserve? Perché sia il contenuto sia l’obiettivo del disegno di legge non sono semplici. Gli Stati Uniti hanno creato una “torta gigante” di circa 280 miliardi di dollari per attirare le aziende a stabilire fabbriche negli Stati Uniti, che mira a concentrare la fabbricazione di chip a processo avanzato (sotto i 28 nanometri) nel proprio territorio e mantenere l’egemonia tecnologica.
Il resto del mondo ha notato che il disegno di legge riporta che le aziende statunitensi che beneficiano dei sussidi i non possono svolgere “transazioni importanti” o investire nel settore di chip a processo avanzato con la Cina o altri paesi di interesse per gli Stati Uniti nei prossimi dieci anni. Queste cosiddette clausole di “ostacolo” e la menzione diretta della Cina evidenziano l’ansia strategica degli Stati Uniti.
Negli ultimi anni, la Cina e alcuni altri paesi sono riusciti a fare progressi importanti nel settore della fabbricazione di semiconduttori e questo fattore ha causato ansia negli Stati Uniti. Il disegno di legge costringe le aziende di chip a scegliere da che lato stare, con gli obiettivi di porre ostacoli allo sviluppo dell’industria dei semiconduttori della Cina e di altri paesi, e di rafforzare la posizione dominante degli Stati Uniti nel settore della fabbricazione di chip.
Gli Stati Uniti hanno il diritto di svilupparsi, ma non possono impedire lo sviluppo di altri paesi. Questo tipo di politica protezionistica dell’industria di chip guidata da una mentalità da Guerra Fredda è destinata a fallire.