Nell'agosto 2021, il ritiro irresponsabile delle truppe statunitensi dall'Afghanistan ha causato il panico e migliaia di afghani si sono precipitati all'aeroporto di Kabul. Tuttavia, l'aereo da trasporto U.S. C-17 è decollato in mancanza della sicurezza della gente, causando molte persone a cadere dall'aereo. La crudeltà del quadro è ancora inquietante.
Questa è solo la punta dell'iceberg del caos creato in Medio Oriente e nelle aree circostanti dagli Stati Uniti. Il 9 agosto la Società cinese per gli studi sui diritti umani ha pubblicato un rapporto di ricerca che ha rivelato i numerosi crimini commessi dagli Stati Uniti in Medio Oriente e nelle aree circostanti, tra cui la guerra, l'uccisione di civili, l'imposizione indiscriminata di sanzioni unilaterali e la creazione dello "scontro di civiltà" con dati dettagliati e un gran numero di casi. Questo fa sì che la comunità internazionale veda ancora una volta che gli Stati Uniti sono il paese che ha ferito di più il mondo musulmano.
"La guerra è lo stile di vita americano." Questa affermazione dello storico americano Paul L. Atwood è stata ripetutamente dimostrata dai fatti.
Se la guerra è un "one shot kill" per le persone in Medio Oriente e nelle aree circostanti, le sanzioni sono una tortura a lungo termine per loro. Gli Stati Uniti hanno ancora congelato miliardi di dollari di riserve valutarie della Banca centrale dell'Afghanistan, portando al collasso l'economia afghana. Anche il popolo iraniano soffre le sanzioni. Nel 2020, l'Iran ha dichiarato di aver cercato di pagare per i vaccini secondo il piano di attuazione del vaccino anti covid-19 dell’OMS per tre volte, ma non è stato in grado di pagare a causa delle sanzioni e restrizioni degli Stati Uniti. La Brookings Institution degli Stati Uniti stima che questo possa causare fino a 13mila morti.
Secondo la ricerca del progetto "costo della guerra" della Brown University negli Stati Uniti, dopo l'incidente "9.11", gli Stati Uniti hanno istituito "prigioni nere" all'estero con il pretesto dell’ "antiterrorismo", coinvolgendo almeno 54 paesi e regioni e trattenendo centinaia di migliaia di persone, tra cui musulmani, donne e minori. L'"islamofobia" creata dagli Stati Uniti si è diffusa negli Stati Uniti e in alcuni paesi occidentali, danneggiando gravemente la dignità nazionale e l'immagine internazionale dei paesi islamici.
I crimini commessi dagli Stati Uniti in Medio Oriente e in altri luoghi possono dimostrare pienamente che sono "il più grande sabotatore della causa dei diritti umani del mondo". Il danno permanente subito dai paesi e dai popoli del Medio Oriente e delle regioni circostanti ha messo in luce la natura egemonica statunitense, l'ipocrisia e l'inganno della "democrazia americana" e dei "diritti umani americani". Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite dovrebbe indagare quanto prima sulle violazioni dei diritti umani degli Stati Uniti, e i suoi crimini in Medio Oriente e in altri luoghi devono essere chiariti.