A proposito delle affermazioni inadeguate pronunciate recentemente dal portavoce della Casa Bianca, l’8 agosto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha detto nel corso della conferenza stampa ordinaria che le spiegazioni irragionevoli americane non celano il fatto evidente che sono stati gli Usa a voler cambiare lo status quo dello stretto di Taiwan, ad avere provocato l’escalation della tensione con provocazioni irrazionali, e ad avere dunque assunto un comportamento irresponsabile.

Wang Wenbin ha spiegato che le azioni della parte cinese sono contromisure adottate in seguito alle provocazioni Usa, allo scopo di salvaguardare la sovranità e la sicurezza nazionale, che rispettano il diritto internazionale e le leggi domestiche. Il portavoce ha aggiunto che gli Stati Uniti continuano a proseguire sulla strada sbagliata e deviando dalla loro promessa di rispettare il principio di una sola Cina, accusano quest’ultima, colpevolizzandola per l’escalation della situazione: una tipica logica da bandito. Le azioni legittime della Cina sono ampiamente condivise dalla comunità internazionale, più di 170 paesi hanno già espresso il forte sostegno alla Cina nella sua difesa della sovranità nazionale, aderendo al principio di “una sola Cina”. L’opinione pubblica cinese e quella mondiale saranno sempre contrarie alle azioni spericolate degli Usa sulla questione di Taiwan.