Nel corso della sua furtiva e illecita visita nella regione cinese di Taiwan, Nancy Pelosi, presidente della Camera dei Rappresentanti americana, ha affermato che la visita“mira a promuovere la pace della regione”. Recentemente, i ministri degli Esteri dei Paesi G7 hanno pubblicato una dichiarazione nella quale hanno criticato che le contromisure legittime adottate dalla Cina possa portare alla tensione della situazione regionale e hanno affermato che “ le divergenze delle due Sponde dello Stretto di Taiwan debbano essere risolte in modo pacifico”.
Questi giorni, circa 100 paesi al mondo hanno espresso il loro atteggiamento di aderire al principio di una sola Cina, di sostenere la Cina nella salvaguardia della sovranità e l’integrità territoriale. Il supporto della comunità internazionale deriva dalla chiara conoscenza della realità dell’inasprimento della situazione dello Stretto di Taiwan: la furtiva e illecita visita di Pelosi nella provincia cinese di Taiwan è stata pianificata e organizzata dagli Stati Uniti. Si tratta di una grande provocazione politica con cui gli Usa intendono “contenere la Cina” e tale comportamento viola gravemente la sovranità, l’integrità territoriale della Cina, il Diritto Internazionale e le norme che regolano le relazioni internazionali. Non avendo mantenuto le promesse, gli Usa devono assumersi piena responsabilità per la escalation della tensione nello Stretto di Taiwan.
La Cina, per evitare la crisi portata dagli Usa e salvaguardare la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan, ha compiuto maggiori sforzi diplomatici. Prima della visita di Nancy Pelosi, la Cina ha esplicitato più volte la gravità e la pericolosità della visita, ha chiesto agli Usa di aderire al principio di una sola Cina e alle regole stabilite nei tre comunicati congiunti firmati dalla Cina e gli Usa, ha ammonito severamente che gli Usa avrebbero dovuto assumersi tutta responsabilità per le conseguenze della visita.
Chi sta creando la crisi? Chi sta salvaguardando la pace con impegno?La Cina vuole lavorare con la massima sincerità e i più grandi sforzi per realizzare l’unificazione pacifica, non lascerà nello stesso tempo nessun spazio a qualsiasi forma di “forze indipendentiste di Taiwan”.