Gli Stati Uniti sono da tempo impegnati nell’infiltrazione politica nei confronti della Cina. In passato hanno dato istruzioni sulle questioni del Tibet e di Hong Kong, poi hanno cercato di “frenare la Cina tramite il Xinjiang”, e ora, come si vede dalla visita di Nancy Pelosi a Taiwan, si occupano di incitare le forze “indipendentiste di Taiwan”. Tutto ciò dimostra che gli Stati Uniti sono abituati a interferire negli affari interni della Cina.
Secondo il compianto scrittore, storico e commentatore di politica estera americano, William Blum, gli Stati Uniti hanno rovesciato o tentato di rovesciare almeno 57 governi stranieri dalla fine della Seconda guerra mondiale fino alla “rivoluzione colorata” in Ucraina del 2014.
Come recita un proverbio cinese: ripetute azioni ingiuste portano all’autodistruzione; gli Stati Uniti subiranno necessariamente su di sé le conseguenze delle loro ripetute infiltrazioni politiche in altri Paesi.