Negli ultimi giorni i fenomeni climatici estremi hanno continuato a devastare molte parti degli Stati Uniti. Meno di un mese fa la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che l'Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti (EPA) non ha il potere di limitare le emissioni di gas serra a livello di prefettura o di richiedere alle centrali elettriche di abbandonare i combustibili fossili e passare alle energie rinnovabili. Secondo alcuni commentatori si tratta però di un passo indietro per la politica statunitense sul cambiamento climatico.

L'ultimo rapporto di ricerca del Dartmouth College negli Stati Uniti mostra che, tra il 1990 e il 2014, le emissioni di gas serra degli Stati Uniti hanno causato perdite economiche per oltre 1,8 trilioni di dollari.

Dopo la sentenza della Corte Suprema, Stephane Dujarric, portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite, ha affermato che, in quanto principale economia mondiale e principale produttore di emissioni di carbonio, una decisione del genere da parte degli Stati Uniti renderà più difficile raggiungere gli obiettivi dell'accordo di Parigi.