Nell’ultimo mese, gli USA da un lato hanno spedito navi militari alla “porta di casa” della Cina per condurre azioni provocatorie e dall’altro ha mosso false accuse alla parte cinese costretta ad intraprendere contromisure di autodifesa legittima, definendola “prepotente”. Il 26 luglio, due funzionari americani hanno nuovamente fatto esternazioni sulla questione del Mare cinese meridionale, affermando che la “condotta prepotente e irresponsabile” della parte cinese nell’area marittima provocherà prima o poi “incidenti gravi”. Lo stesso giorno, la portaerei Reagan delle truppe americane ha lasciato il porto di Singapore, entrando nuovamente nel Mar cinese meridionale.
In qualità di un paese extraregionale, da molti anni gli USA hanno continuato a disporre le loro forze nel Mar cinese meridionale con il pretesto della “libertà di navigazione” e questo costituisce il motivo principale dietro la militarizzazione del Mar cinese meridionale. In particolare dopo la fondazione dell’AUKUS l’anno scorso, gli USA hanno ampliato la loro presenza militare nell’Asia-Pacifico, provocando sempre maggiori minacce alla sicurezza nel Mar cinese meridionale.
Secondo quanto rivelato dalla parte militare cinese, nella seconda decade del mese corrente, il cacciatorpediniere Benfold degli USA ha fatto ingresso nelle acque delle isole Xisha, senza l’approvazione del governo cinese.
La parte americana ha violato la sovranità e la sicurezza della Cina e danneggiato gravemente la pace e stabilità regionale. Allo stesso tempo tenta di avvelenare le relazioni tra Cina ed i paesi limitrofi nel Mar cinese meridionale. Nell’attuale contesto in cui gli USA ha messo la priorità di concorrenza tra grandi paesi nella regione dell’Asia e Pacifico, il Mar cinese meridionale è diventato un’importante carta con cui contenere la Cina e difendere la sua egemonia.
Grazie agli sforzi compiuti negli ultimi anni da Cina e i paesi relativi dell’ASEAN, la situazione del Mare Cinese Meridionale si è mantenuta nell’insieme stabile. Ai paesi della regione appare chiaro che gli Usa rappresentano la maggiore minaccia per il Mare Cinese Meridionale, per la pace e la stabilità della regione asiatica.
Il mondo ha notato che durante la recente visita del presidente indonesiano Joko Widodo in Cina, la Cina e l’Indonesia hanno espresso la volontà di rafforzare i contatti tra i dipartimenti marittimi, attuare al meglio il progetto di fondo per la cooperazione marittima ed esplorare le potenzialità dell’economia marittima. Inoltre, le due parti hanno firmato documenti di cooperazione in diversi campi tra cui quello marittimo.
In veste di Paese principale dell’ASEAN, l’affermazione dell’Indonesia riflette in un certo punto la voce comune dei paesi dell’area del Mare Cinese Meridionale. Quest’anno ricorre il 20esimo anniversario della firma della Dichiarazione sul Codice di Condotta nel Mar Cinese Meridionale. Nell’arco di questi 20 anni, tutte le parti interessate hanno osservato le regole stabilite nella dichiarazione, hanno salvaguardato la pace, la stabilità, la libertà e la sicurezza di navigazione nel Mar Cinese Meridionale. Indipendentemente da come agiranno gli Stati Uniti nel Mar Cinese Meridionale, la loro condotta non avrà successo.