Nel
Lago dell’Ovest la cui superficie viene increspata dalla brezza vi sono
due dighe famose, la diga Su e la diga Bai. Esse sono parchi pubblici a
forma allungata e al tempo stesso vie di comunicazione che collegano
l’estremità meridionale con quella settentrionale e l’estremità
orientale con quella occidentale del lago.
L’origine
della Diga Su, secondo i documenti storici, è la seguente. Il grande
poeta della dinastia dei Song, Su dongpo (1037 – 1101) assunse per due
volte la carica di governatore. Il primo mandato ebbe durata di tre anni
(1071 – 1074) e il secondo di due. Quando egli giunse per la prima
volta nella città, il Lago dell’Ovest era ostruito per circa un terzo
a causa dei lunghi anni di trascuratezza. All’inizio del secondo
mandato, lo stesso lago era ostruito per una buona parte dalle melme.
Allora, con i fondi destinati ai soccorsi, reclutò 200.000 contadini
allo scopo di dragare il lago e aumentare il volume di acque per
l’irrigazione dei campi coltivati. I fanghi furono utilizzati per
costruire la diga. Essa inizia a sud dal Monte Nangping e termina a nord
nel Giardino del Loto; è sostenuta da sei ponti tra cui quello di
“Yingbo” e di “Suolan”.
Passiamo
ora a spiegare l’origine della Diga Bai. Quando si nomina questa diga,
a coloro che conoscono la letteratura classica cinese viene subito in
mente il nome di Bai Juyi, grande poeta della dinastia dei Tang (772 –
845). In realtà, prima che anche Bai Juyi ricoprisse l’incarico di
governatore di Hangzhou, durante la dinastia dei Tang, esisteva già una
diga chiamata “Baisha”. I contadini che abitavano sulla sponda del
lago temevano che con le acque sempre meno profonde l’irrigazione
potesse essere danneggiata e cominciarono a scavare i fanghi,
ammucchiandoli e cotruendo così una diga. Molto tempo dopo, quando Bai
Juyi diventò governatore di Hangzhou, fece costruire a nord della porta
di Qiantang una diga chiamata “Baigong”, la quale però cadde in
rovina e non lasciò alcuna traccia. Ma, la gente, in ricordo del grande
poeta, ha dato il nome “Bai” a questa diga.
Le
due dighe, i cui nomi sono collegati con i due grandi poeti, sono
veramente belle e suggestive. La Diga Su, ad esempio, che è ben
asfaltata, è lunga 2.800 e larga cinque metri (esclusi i marciapiedi),
con ai lati lunghi filari di altissimi alberi, i “Bishofia Polycarpa”,
i quali con la loro corona enorme e i rami ben ordinati, sembrano
giganteschi ombrelli. Negli afosi giorni estivi, se si passeggia lungo
questa diga alberata, si ha una sensazione di freschezza e di tranquillità.
Sui marciapiedi vi sono aiole come verdi tappeti. Lungo le sponde, sulla
superficie dell’acqua, vi sono loti e altre piante acquatiche e vicino
alla riva c’è gran quantità di salici piangenti che formano il
particolare e suggestivo paesaggio dei “sei ponti nascosti tra i
nuvolosi salici piangenti”. Alle estremità di questi ponti vi sono
Osmantus, ciliegi, rose, magnolie ed altre piante ornamentali che
fioriscono nelle varie stagioni, profumando piacevolmente tutta la diga.
Sempre lungo la riva ci sono tre gallerie con esposizioni di fiori e un
padiglione ottagonale che offrono un quadro affascinante. La sera, dalla
galleria e dal padiglione si vede in lontananza la luce dell’altre
sponda che si riflette sulle superficie del lago. E’ un vero spettacolo.
Al tramonto, sulla superficie argentea increspata dalle onde leggere, la
diga su appare come una striscia di giada incastonata in un manto di
velluto. E la mattina quando si passeggia sulla diga con le nebbie
leggere è facile pensare al magnifico passaggio de “l”aurora
primaverile sulla Diga Su”.
E ora vediamo la Diga Bai. Questa diga, lunga in tutto
1.900 metri, si estende da est ad ovest. Vi sono tre ponti di pietra ad
arco, uno dei quali è interrotto. Lungo tutta la diga vi sono tre file
di alberi che formano una cintura. Le file interne sono composte da
altissimi salici piangenti, che, come una tenda, coprono i marciapiedi.
Vi è poi una fila di peschi, più bassi tra i salici piangenti verdi.
Una terza fila esterna è formata anch’essa da salici piangenti, i cui
lunghi rami, si abbassano a toccare la superficie del lago. In primavera,
le foglie verdi e i fiori rossi di peschi in piena floritura offrono un
magnifico spettacolo. Ogni mattina, la gente si reca sulla diga su ad
ammirare lo splendido paesaggio. I monti che circondano su tre lati il
lago appaiono a poco a poco tra le nebbie, come se Sishi, una bellissima
donna della Cina antica, nel fare toletta, si togliesse lentamente il
velo, rivelando il suo magnifico volto. Coloro che non hanno visto questo
spettacolo difficilmente possono comprendere perchè il poeta Su Dongpo
ha paragonato il Lago dell’Ovest con Sishi. Quando c’ è la neve,
dalla diga si può assistere allo spettacolodel disgelo sui monti. La
neve che al mattino riflette i primi raggi del sole di colore rosato è
simile al rossore del viso di Sishi.
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