Cina: norme più rigorose contro il fumo
  2015-03-13 16:42:18  cri

Nel novembre scorso, l'ufficio per gli affari legislativi del Consiglio di Stato cinese ha diffuso la bozza del "Regolamento per il divieto di fumare negli spazi pubblici", che predispone il divieto totale di fumare in tutti i luogi pubblici cinese. Si tratta del primo regolamento amministrativo a livello nazionale della Cina.

Jiang Yuan, vice direttore dell'Ufficio per il controllo del consumo del tabacco del Centro nazionale per il controllo delle malattie, ha preso parte al lavoro di elaborazione della bozza. Secondo lei, questo decreto rappresenta un importante passo in avanti del lavoro di vietare il consumo di sigarette nel Paese, è anche un'iniziativa per soddisfare le richieste proposte dalla Convenzione quadro sul controllo del tabacco dell'OMS.

"La Cina ha approvato nel 2004 "la Convenzione quadro sul controllo del tabacco", in cui è richiesto attraverso atti normativi di raggiungere il completo divieto di fumare negli spazi pubblici chiusi. Penso che il regolamento è tempestivo e onnicomprensivo, la cui applicazione copre tutti gli spazi pubblici chiusi, come posti di lavoro e mezzi di trasporto. Una volta approvato, sarebbe un significativo passo in avanti."

Secondo la bozza in esame, la Cina bandirà il fumo in tutti gli spazi pubblici chiusi, nelle aree maggiormente frequentate dai minorenni come le scuole, nelle aree esterne delle strutture sanitarie per donne e bambini e negli ospedali pediatrici e ginecologici, negli stadi e palestre, nelle aree di attesa dei mezzi di trasporti è anche vietato fumare; così come nelle zone paesaggistiche, edifici sotto protezione nazionale, parchi, luna park, tranne nelle aree predisposte ai fumatori.

Nella bozza si legge che per chi fuma nelle zone dove è vietato fumare, è prevista una multa da 50 a 500 yuan (7-70 euro). Per gli enti che non applicano il divieto e rifiutano di farlo dopo essere avvertiti, sono sanzionabili dai 10 mila ai 30 mila yuan (1400-4000 euro). Wu Yiqun, esperto sulla lotta anti-fumo, osserva che la presenza di multe nel regolamento è un importante progresso.

"La gente si preoccupa dell'attuazione della legge. In questa bozza si leggono alcuni articoli che costituiscono una garanzia: prima di tutto la lotta anti-fumo è parte integrante del programma di sviluppo economico e sociale e l'applicazione del regolamento è direttamente legata alla valutazione meritocratica del governo, in secondo luogo i dipendenti statali sono obbligati ad assumersi la responsabilità per l'applicazione del divieto. I responsabili in caso di mancato adempimento, possono incorrere in sanzioni disciplinari ed amministrative, forse penale. "

Negli ultimi anni, si dà sempre più voce per rafforzare i divieti. Attualmente una decina di città cinesi hanno varato i regolamenti locali, però la loro attuazione non è soddisfaciente. In molte città dopo parecchi anni dall'applicazione non si è registrata alcuna multa. Quindi gli attivisti per il divieto di fumare continuano ad appellarsi affinché venga approvata una legge a livello nazionale, e l'attuale regolamento ha colmato tale lacuna.

"Io sono a favore di ciò in particolare quando ci si trova ad una fermata dell'autobus. Il fumo fa male a chi non lo sopporta.

Penso che tutti possono trarne beneficio, sia anziani che bambini.

Ottimo. Ritengo che una volta emanato, debba essere attuato con la massima garanzia. Quindi bisogna rafforzare il margine di punizione per evitare che sia lasciato a metà."

Nonostante gli applausi del pubblico, secondo alcuni esperti, c'è ancora spazio per migliorare. Jiang Yuan, vice direttore dell'Ufficio per il controllo del fumo del Centro nazionale per il controllo delle malattie, osserva:

"Intorno a noi ci sono coloro che usano la sigaretta elettronica. Ma il regolamento non ha presentato alcuna definizione giuridica nei suoi confronti. Inoltre, la misura più efficace per controllare il fumatore è elevare i prezzi al dettaglio delle sigarette, il che purtroppo non è presente nel regolamento."

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