La raccolta del tè nel villaggio di Cimuqiao
  2013-05-16 13:21:06  cri


Il villaggio di Cimuqiao si trova presso Hangzhou, in una vallata circondata da monti, alcuni dei quali terrazzati fino a metà pendio, che ospitano le piantagioni di tè. Un tempo le case erano di argilla e frasche, poi di mattoni e legno, e ora di cemento. Le antiche residenze rimaste sono poche, con il benessere generale sono state sostituite da villette a due, tre piani, alcune delle quali lussuose. Le più grandi appartengono a commercianti di tè. La famiglia Chen, che mi ospita, invece, vive in una villetta a tre piani piuttosto semplice: la sala al piano terra è spoglia, il pavimento è di cemento, come pure la scala che porta ai piani superiori. Infatti i Chen si occupano solo di coltivazione, e vendono il tè a una locale compagnia, che poi ovviamente guadagna dalla rivendita.

 

 

 

C'è un profumo di pranzo, delizioso! Chissà cosa hanno preparato? E' il papà che è il cuoco di famiglia...
E' l'ora di pranzo a casa Chen, è il menu è fantastico: germogli di bambù in salsa di soia, frittata di uova e verdure selvatiche, pesce fresco fritto, zuppa di vermicelli di riso, polpettine di pesce e funghi neri orecchietta, e del riso fragrante...

 

 

 

Dopo pranzo, ho parlato con la figlia, Chen Fang,  35 anni, sposata in un villaggio vicino e madre di due figli.
"I terreni appaltati sono fissi per ogni famiglia secondo la prima distribuzione. Per esempio, mio padre, mia madre, mio fratello ed io abbiamo in tutto 3 mu (quasi mezzo ettaro) di piantagioni. Prima nel villaggio le colture erano diversificate, ma adesso tutti coltivano solo tè. Siamo circa mille persone, tutte impegnate nella coltivazione e vendita del tè. Prima non c'erano delle buone strade, allora vendevamo il tè ai grossisti, adesso le strade sono migliorate, per cui molti si danno direttamente al commercio e aprono negozi di tè in città. Alcuni si sono anche arricchiti. Noi vendiamo ai passanti, visto che abbiamo una stanza aperta sulla strada, e ai grossisti. Non pratichiamo l'agriturismo, perché il villaggio è un po' fuori mano."

Chen Fang, che ha 35 anni, ha un figlioletto di 9 mesi e una figlia va all'asilo, quindi due figli. Perché?

"In campagna, se il primo figlio è una femmina, se ne può avere un altro, è legale, basta presentare domanda al villaggio. Però allevare figli è faticoso, quindi molti ci rinunciano."

Dopo pranzo, ci siamo diretti verso le piantagioni di tè, attraversando il vecchio centro del villaggio, che comprende una piazzetta alberata con al centro uno stagno artificiale. Qui le donne al mattino lavano i panni e la verdura, in un angolo, mentre gli uomini, accanto, fanno colazione, parlando tra di loro. E' la vita del villaggio, spontanea, quieta e semplice, che incanta i visitatori venuti dalla città...

Superata la piazzetta, la strada si inerpica su un pendio, con accanto un boschetto di bambù, e sbocca in un ampio bacino circondato da monti, ricoperto da piantagioni di tè. Per strada, molte raccoglitrici di tè con una cesta di canne allacciata alla vita. La scena è magnifica! Lungo una siepe, una raccoglitrice lavora seduta su una panchetta perché è stanca dopo il lungo lavoro del mattino... Nel frattempo si sente il rumore di una sega elettrica. Il giovane Chen Bin mi dice:

"Bisogna potare i cespugli di tè tutti gli anni, dopo la raccolta, altrimenti diventano inutilizzabili, sviluppano il tronco e non le foglie".

Come dice Chen Bin, l'albero del tè va potato periodicamente, altrimenti raggiunge delle grandi altezze, che rendono impossibile la raccolta delle foglioline. Nello Yunnan, nel sud della Cina, esistono degli esemplari alti 30 metri, di migliaia di anni, delle vere rarità.

Ora torniamo nelle piantagioni di tè, non lungo un sentiero sterrato, ma una stradina cementata... Chen Bin spiega:
 "La cerimonia di apertura del festival del tè si tiene laggiù. La strada è stata rinnovata per favorire il turismo, e collega le aree coltivate a tè della zona. Così i visitatori possono passeggiare e ammirare le piantagioni".
"La sera del 6 aprile c'è stata una brinata, allora il mattino del 7 i raccoglitori sono tornati a casa, vengono tutti dall'Anhui e dal Jiangxi, noi ogni anno ne ingaggiamo 3-4 per 100 yuan al giorno, oltre a vitto e alloggio. La brina ha rovinato i germogli, allora i miei genitori adesso sono soli nella raccolta, io posso aiutarli soltanto la sera."
Chen Bin ha continuato spiegando che il raccolto di migliore qualità è quello precedente il Qingming, la festa della pura luce, ossia della pulizia delle tombe, che quest'anno è ricorsa il 4 aprile, fino al Guyu, il giorno della pioggia dei cereali, caduto il 20, in cui il tè è di qualità media. Il guadagno dei coltivatori naturalmente cambia con la qualità. Dopo il Guyu le foglie invecchiano, per cui questo tè i Chen lo consumano in famiglia, senza venderlo. Tuttavia la raccolta continua fino al primo ottobre, anche se le foglioline tendono ad annerirsi. L'anno scorso hanno raccolto fino al primo maggio. Quest'anno il clima è stato caldo, quindi le foglie sono spuntate in anticipo, e la raccolta è iniziata una settimana prima, ma poi è venuta la brina e ha rovinato i germogli. Dal che si capisce come il clima decida tutto in campagna... Camminando lungo il sentiero, i rami delle siepi di tè già potate formano dei grossi mucchi lì accanto. A cosa servono? Chen Fang spiega:

"Da piccoli, li raccoglievamo per cucinare, perché non c'era il gas metano, adesso li usiamo nella stufa tradizionale. I cespugli possono essere potati rotondi o a siepi. Questi hanno una quarantina d'anni, ricordo che c'erano già quando eravamo piccoli".

Sapendo che a Hangzhou esistono dei piatti a base di tè, ho chiesto a Chen Fang se hanno delle ricette speciali con il tè, ma mi ha risposto di no. Lavorano però le foglioline vecchie ottenendo del tè rosso, con cui preparano le uova al tè.

Ho partecipato a un banchetto del genere all'Istituto di ricerche sul tè dell'Università di Agricoltura e Silvicoltura di Lin'an, presso Hangzhou, che tiene dei corsi di laurea quadriennali sul tè. Gli studenti ci hanno preparato una cena a base di zuppa di polpette di pesce e foglie di tè, insalata verde al tè, riso al tè, uova, prosciutto crudo e foglie di tè Oolong, budino al tè rosso, torta e gelato al tè, tutto delizioso! Nel sud della Cina, dove si coltiva il tè, parecchie università hanno aperto dei corsi sulla cultura del tè. Quelli di Lin'an sono diretti dalla prof.ssa Wang Xufeng, esperta di tè e scrittrice, che si è aggiudicata il Premio Maodun per la letteratura con la sua "Trilogia sul tè".

Torniamo alla piantagione di tè insieme ai nostri amici Chen Bin e Chen Fang, fratello e sorella, appartenenti ad una famiglia di piantatori da generazioni. Chen Bin mi ha detto:

"Quando fa caldo, le foglioline di tè crescono in fretta, col freddo meno; si raccolgono le punte con un germoglio e due foglie, ma vicino al Guyu le foglioline sono già vecchie e cambiano colore, e con la lavorazione si anneriscono".

"E' un lavoro duro quello dei contadini, ma solo con il lavoro si può migliorare. I miei genitori sono vissuti della coltivazione e raccolta del tè. Nel villaggio adesso le piantagioni hanno sostituito del tutto le risaie e le coltivazioni di colza."

Sapete che le piantagioni di tè non vengono irrorate d'acqua, basta la pioggia, e che la pianta del tè fa anche dei fiori? Ma ora ridiamo la parola a Chen Bin:

"Queste siepi sono di 'Longjing 43', una qualità sviluppata da poco dall'Istituto di ricerche sul tè, che si raccoglie 4-5 giorni prima, quindi va sul mercato prima del Qingming, e rende di più. Ma si raccoglie solo 3-4 volte, non come la qualità tradizionale in cui la raccolta continua per dei mesi".

Le piantagioni di tè si estendono a vista d'occhio, ma appartengono a padroni diversi, quindi per segnalare i limiti di proprietà si piantano degli steli di bambù con appesi dei nastri colorati. Un'altra cosa interessante è che qui le raccoglitrici non cantano durante il lavoro, ma ascoltano l'opera Yue con il registratore, che tiene loro compagnia.
Sono qui alla piantagione di tè, dalle 6 del mattino, ora sono quasi le 9: raccogliamo le foglioline superiori, morbide, di un bel verde, nate negli ultimi dieci giorni, profumate... E' un lavoro molto faticoso, ho lavorato 3 ore, ci siamo spostati di diverse zone, bisogna stare in piedi, le file di arbusti di tè sono strette, ci sono molti insetti, sono umide, all'alba c'è la rugiada. La signora Chen dice che la sera è molto stanca, ha le gambe che non reggono più, ma è in ottima salute. Quindi raccogliere il tè è un'esperienza particolare, quando in futuro berrò una tazza di tè ricorderò sempre questa atmosfera! Il paesaggio è meraviglioso, sui monti circostanti ci sono alberi di acacia fioriti e di paulonia, dai grandi grappoli di fiori viola. Questi arbusti di tè sono stati piantati una cinquantina di anni fa, quelli sui monti sono secolari, e danno un tè ancora migliore. Ma ora nella vallata si pianta il Longjing 43 che si raccoglie prima del Qingming. La nuova qualità non ha il profumo del tè tradizionale. Gli arbusti di tè se non potati raggiungono delle grandi altezze, potati in cespugli o a siepi. Si sente il rumore di una motosega. In seguito le foglioline continueranno a spuntare, ma non di qualità eccelsa come nel periodo del Qingming e del Guyu.

"Lavorando le mani cominciano a far male, e si anneriscono a contatto con le foglioline.."

"Una cosa molto bella è che quando i raccoglitori lavorano, ascoltano l'opera Yue, abbiamo sentito la famosa opera 'Liang Shangbo e Zhu Yintai', la preferita dai locali."

"Qua e là si trovano dei fiori del tè, simili a roselline, ma senza profumo, che sono una particolarità di questo arbusto."

Adesso diamo la parola alla signora Chen, 62 anni:

"A quattro anni ho cominciato a raccogliere il tè con i miei genitori, a otto mi occupavo già dei fratellini, e a tredici intrecciavo i canestri, riuscendo a fabbricarne 10-15 al giorno. A 16 anni sono entrata nella squadra di lavoro, e ho avuto uno stipendio, che aumentava con gli anni. A 24 anni mi sono sposata e sono andata ad abitare a casa di mio marito, poi ci siamo costruiti una casa nostra e abbiamo avuto i figli. Prima di sposarmi, dormivamo in 15 in una stanzetta, adesso va un po' meglio, ma i nostri vicini sono più abbienti di noi perche sono anche commercianti. Un tempo la mia famiglia era la più povera del villaggio, io ho sposato un altro povero, perché i poveri si sposano fra loro e i ricchi pure. Ho sempre lavorato tanto, al punto che non ho mai avuto tempo di stare con i miei figli. Ma sto bene di salute, e anche mio marito".

"Senza fare del commercio, non si guadagna. Nel villaggio, molti si sono comprati degli alloggi a Hangzhou. Noi lavoriamo duro, ma il lavoro manuale non basta. Siamo gente troppo semplice."

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