La mia terza visita nel Xinjiang
  2012-11-21 14:30:13  cri

Questa è la zona del Grande Bazar Internazionale, nell'antico quartiere commerciale di Erdaoqiao, il centro storico di Urumqi. La zona, che in generale ha un aspetto moderno, comprende anche un'antica moschea e stradine tipiche con botteghe tradizionali.

Questo Grande Bazar Internazionale è un enorme, moderno complesso di sei edifici di stile tradizionale, con cupole dorate, intorno ad una piazza dominata da una torre panoramica di stile Uygur, inaugurato il 26 giugno 2003, quindi con una decina di anni di storia. Comprende anche una moschea, per cui il venerdì la piazza è riservata alla preghiera comune.

Nel corso di un recente viaggio in Turchia, ho scoperto che a Istanbul i venditori nei bazar sono tutti uomini. Invece al Grande Bazar Internazionale di Urumqi ai banchi ci sono moltissime donne. Il direttore del bazar ci ha detto:

"I banchi e le botteghe sono 3035, con 5-6000 persone che vi lavorano ogni giorno, con un profitto medio annuale superiore a 200mila RMB."

In ogni caso, una visita al bazar è una vera festa per gli occhi: banchi di frutta secca (uva passa bianca e nera, nocciole, noci, giuggiole, zafferano, ecc.), di lavanda ed essenze profumate varie, erbe medicinali, scialli e foulard in seta, cotone e lana, abbigliamento etnico, oggetti di artigianato (brocche, lampade, vasi), gioielli e tappeti.

Ho anche visitato una sala di esposizione di legno pietrificato, proveniente dai deserti a nord di Urumqi. Questi tronchi, alcuni dei quali hanno acquistato l'aspetto della giada, hanno forme diverse e straordinarie.

Milioni di anni fa il Xinjiang era ricoperto da verdi foreste popolate da dinosauri, di cui continuano ad emergere ossa e uova, naturalmente di enormi dimensioni.

Sistemati su dei piedestalli di legno, questi tronchi decorativi sono molto richiesti in tutta la Cina, insieme alle rocce di forma strana di cui abbondano i deserti.

Il Grande Bazar Internazionale di Urumqi, la cui visita equivale ad un viaggio nell'Asia centrale, vista la presenza di molti prodotti dei paesi vicini (Kazakistan, Kirkizistan, Tajikistan, Turkmenistan, Pakistan). Il direttore del bazar ci ha detto:

"Ci sono anche dei commercianti pachistani e turchi, alcuni dei quali si sono stabiliti a Urumqi, viste le ampie possibilità di business offerte dalla città".

Il Grande Bazar Internazionale comprende anche dei teatri dove si tengono concerti di musica etnica, fra cui spicca il Mukamu, un complesso di 12 tipi di antiche musiche Uygur, ormai inserito dall'Unesco nella lista del Patrimonio culturale immateriale mondiale. Non mancano gli spettacoli di canto e danza etnica, visto che nel Xinjiang vivono decine di etnie, allietati da banchetti tipici. Una visita al Grande Bazar Internazionale permette quindi un godimento completo: acquisti di giorno e spettacoli e banchetti la sera, per cui attira moltissimi visitatori locali e provenienti dal resto della Cina e anche dall'estero.

Infatti il bazar è una parte integrante della cultura dei popoli dell'Asia centrale, uno specchio della loro vita e una gemma della loro arte.

La sera tardi, mentre in cielo splendeva la luna, le strade di Urumqi pullulavano ancora di bancarelle di frutta fresca e secca, molto frequentate, e parecchi negozi erano ancora aperti: infatti nel Xinjiang è in vigore l'ora di Beijing, ma il fuso orario è diverso, quindi a ottobre qui il sole spunta alle 8 del mattino e tramonta alle 8 di sera, ora di Beijing. Il lavoro inizia alle 10 del mattino e termina alle 7 di sera, con un intervallo per l'ora di pranzo, verso l'una.

Il Xinjiang e in generale le regioni occidentali sono le nuove frontiere dello sviluppo della Cina: le zone costiere orientali sono ormai sature, e l'ovest è ricco di risorse, per cui già da anni la Cina ha elaborato la politica di grande valorizzazione della sua parte occidentale, con condizioni agevolate per aprire delle imprese. In questo contesto, risulta fondamentale l'assistenza mirata delle province e città dell'entroterra.

Nel Xinjiang questa assistenza ha fatto dei miracoli, vista l'enorme dimensione della regione (pari a un sesto della superficie totale della Cina), la sua posizione al centro dell'Asia (il centro geografico dell'Asia, secondo le misurazioni, si trova proprio vicino alla città di Urumqi), e il mercato potenziale offerto dalle vicine repubbliche di Kazakistan, Kirkizistan, Tajikistan, Turkmenistan, ecc.

Una chiara percezione degli ultimi sviluppi in atto nella regione la si ricava visitando la Zona di sviluppo economico e tecnologico di Toutunhe di Urumqi, situata nella parte nord-occidentale della città, non lontano dall'aereoporto. Di enormi dimensioni (480 mila mq), è stata stabilita nel 2011 sulla base della precedente zona di sviluppo dell'industria pesante, ed ora privilegia i settori avanzati dell'informatica, dell'energia eolica, dell'industria automobilistica, ecc., con un occhio particolare verso il mercato dell'Asia centrale.

La zona è arida, ma le strade sono circondate da giardini fioriti e boschetti, un enorme sforzo del governo municipale per rendere più piacevole la vita di chi ci vive e lavora. Questo impegno per trasformare i deserti in oasi verdi è visibile ovunque nel Xinjiang, come anche nel resto della Cina. Infatti i cinesi sono famosi per coltivare ogni fazzoletto di terra, secondo l'antico detto: il cibo è la prima necessità del popolo.

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