Entrata in vigore dell'accordo di libero scambio Cina-Svizzera
  2014-07-03 14:09:04  cri

Il primo luglio è entrato ufficialmente in vigore l'Accordo di libero scambio fra Cina e Svizzera. L'inviato speciale del ministro del Commercio cinese e rappresentante permanente cinese presso la WTO, Yu Jianhua, il consigliere federale e ministro dell'Economia svizzero, Johann Schneider-Ammann, e più di 300 esponenti degli ambienti politici ed economici di Cina e Svizzera hanno partecipato alla cerimonia di entrata in vigore dell'accordo tenutasi a Basilea.

Nel suo discorso Schneider-Ammann si è congratulato per l'accordo, affermando che le barriere commerciali bloccano lo sviluppo sociale. Occorre permettere a più persone di condividere la prosperità e la ricchezza, e l' accordo di libero scambio fra Svizzera e Cina fa da buon esempio in materia. Egli ha detto:

"A partire da oggi, la maggior parte dei prodotti industrali e agricoli esportati dalla Svizzera in Cina godranno di tariffe agevolate, il che significa che i prodotti svizzeri hanno ottenuto un vantaggio competitivo. Dal canto loro, i prodotti industriali cinesi entreranno sul mercato svizzero a tariffe zero, per cui le imprese svizzere potranno acquistare a prezzi agevolati dalla Cina i prodotti primari necessari alla produzione e alla lavorazione. Sono convinto che l'accordo bilaterale di libero scambio farà mettere le ali al commercio fra i due paesi".

Nel suo discorso, Yu Jianhua ha detto che si tratta di uno degli accordi di libero scambio più completi e di livello più alto raggiunti dalla Cina con l'estero negli ultimi anni. Non solo presenta un'alta proporzione di tariffe zero per il commercio delle merci, ma istituisce anche un ottimo meccanismo di cooperazione bilaterale nel commercio di orologi e in altri ambiti. Interessa anche nuovi regolamenti sull'ambiente e sulla proprietà intellettuale, per cui eleverà ulteriormente il livello della cooperazione economico-commerciale bilaterale tra Cina e Svizzera ed approfondirà la cooperazione economico-commerciale tra Cina ed Europa. Yu Jianhua ha detto:

"A partire da oggi, la Svizzera è diventata il primo paese del continente europeo e del G20 ad applicare ufficialmente un accordo del libero scambio con la Cina. Nella cultura cinese, il primo è sempre molto significativo, il che dimostra che la Cina considera la Svizzera una vera amica e una buona partner".

Dopo nove turni di trattative durati più di due anni, Cina e Svizzera hanno firmato ufficialmente l'accordo nel luglio del 2013 a Beijing, che, di seguito, nel dicembre del 2013 e nel marzo scorso è stato rispettivamente ratificato dal Consiglio nazionale e dal Consiglio degli stati dell'Assemblea Federale Svizzera.

E' evidente che l'accordo arrecherà dei benefici concreti alle imprese delle due parti. Il presidente di Economiesuisse, Heinz Karrer, ha detto:

"Adesso quello che dobbiamo fare è valorizzare e utilizzare questo vantaggio. Finora gli investimenti diretti delle due parti nel mercato della controparte sono ancora limitati, ma questa situazione cambierà. Negli ambiti dell'innovazione e dell' alta tecnologia, le imprese cinesi e svizzere godono di un alto prestigio, per cui dobbiamo cogliere le opportunità arrecate dall'accordo, cercando delle cooperazioni nei campi della scienza e tecnologia, della manifattura e del marketing, per realizzare la migliore complementazione e ottenere successi comuni sul mercato globale".

Secondo quanto illustrato dal ministero del Commercio cinese, dopo l'entrata in vigore del documento, la parte svizzera applicherà immediatamente tariffe zero verso il 99,7% dell'export cinese, e la parte cinese alla fine farà lo stesso per l' 84,2% dell'export svizzero. In aggiunta ai prodotti soggetti a riduzione tariffaria, il tasso dei prodotti svizzeri a tariffe ridotte tocca il 99,99%, e per la parte cinese il 96,5%. Quanto ai prodotti industriali, i prodotti cinesi con maggiore riduzione tariffaria da parte svizzera sono tessuti, capi di abbigliamento, scarpe e cappelli, componenti di autoveicoli e prodotti metallici, che sono i prodotti a più alto interesse dell'export cinese. La parte svizzera ha promesso di applicare tariffe zero sin dal giorno di entrata in vigore dell'accordo di libero scambio.

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