Ucraina: Putin propone di abolire l'autorizzazione all'uso della forza per i militari russi  
  2014-06-26 13:23:49  cri

 

Il 23 giugno,il gruppo di contatto composto da rappresentanti di Ucraina, Ue e Russia, ha raggiunto, con i miliziani delle regioni orientali dell'Ucraina, un accordo sul cessate il fuoco prima del 27 giugno. Tuttavia, a meno di 20 ore dal raggiungimento dell'accordo, nelle regioni orientali si sono verificati numerosi scontri armati. La comunità internazionale ha rivolto un appello per fermare le sanguinose violenze, mentre il 24 giugno, il presidente russo, Vladimir Putin, ha avanzato al Consiglio della Federazione russa la richiesta di abolire l'autorizzazione all'uso della forza per militari che si trovano in territorio ucraino.

Il 24 giugno, il responsabile del gruppo d'informazione sulle "Azioni antiterrorismo" dell'Ucraina, Gennadiy Seleznyov ha annunciato che lo stesso giorno, nei dintorni di Slaviyansk, una città nella regione di Donetsk, un elicottero Mi-8 è stato abbattuto da alcuni miliziani antigovernativi, e i 9 uomini a bordo sono tutti rimasti uccisi. In quel momento, l'elicottero stava compiendo un viaggio di ritorno dopo avere completato una missione di trasporto e rifornimento per un posto di controllo dell'esercito ucraino.

Il presidente dell'Ucraina, Petro Poroshenko ha affermato che, poiché i miliziani hanno violato l'accordo del cessate il fuoco, non esclude la possibilità di porre fine alla tregua in anticipo. Al contempo, ha diramato ai dipartimenti delle forze di polizia l'ordine di aprire il fuoco senza esitazione. Inoltre, Alexander Bordai, il premier della "Repubblica di Donetsk" fondata dai miliziani anti-governativi, ha annunciato che l'accordo del cessate il fuoco raggiunto con i rappresentanti delle autorità non è stato attuato. Bordai ha aggiunto di ritenere che il governo di Kiev abbia voluto fornire un'immagine falsa alla comunità internazionale, e che i miliziani delle regioni orientali continueranno a combattere.  

Lo stesso giorno, a Vienna, il presidente russo, Putin e il capo dello stato austriaco, Heinz Fischer hanno dichiarato che è necessario interrompere la continua escalation delle violenze nelle regioni orientali dell'Ucraina. Entrambi hanno rivolto un appello affinché i tempi della tregua siano allungati di una settimana. Putin ha aggiunto che non è sufficiente discutere solamente della tregua, ma che è necessario svolgere delle trattative sostanziali. Fischer ha affermato che il piano di pace avanzato dal presidente ucraino, Petro Poroshenko costituisce una via molto positiva, e che in primo luogo è necessario allungare i tempi del cessate il fuoco per costituire un tavolo di dialogo serio e coscienzioso tra il governo ucraino e i miliziani delle regioni orientali.

Allo stesso tempo, Putin ha proposto al Consiglio della Federazione russa di abolire l'autorizzazione all'uso della forza per i militari dispiegati in territorio ucraino. Nella sua lettera di proposta, Putin si è espresso così: "Per realizzare la normalizzazione della situazione in Ucraina orientale, e visto l'inizio dei colloqui a tre per una mediazione della crisi, ho proposto al Comitato della Federazione russa di cancellare l'autorizzazione, promulgata il primo marzo del 2014."

A questo proposito, Poroshenko ha affermato che la proposta di Putin costituisce una misura sostanziale del piano di pace per sostenere la mediazione della crisi nelle regioni orientali dell'Ucrania. Il vice ministro della Difesa della "Repubblica Popolare di Donetsk", Fyodor Berezin ha affermato di non capire perché il presidente russo abbia preso questa decisione. Egli ritiene che anche se il Consiglio della Federazione russa abbia indotto Putin a compiere questo gesto, sarà ancora molto difficile offrire un contributo alle trattative tra i rappresentanti delle regioni orientali e le autorità di Kiev.   

Il 24 giugno, nella sede generale dell'Onu a New York, il vice rappresentante cinese presso l'Onu, Wang Min, ha affermato che una soluzione politica è l'unica possibile per risolvere la crisi in Ucraina, invitando le varie parti a mettere in atto in modo efficace l'accordo sul cessate il fuoco nelle regioni in cui sono scoppiati i disordini. Wang Min ha aggiunto che la Cina accoglie tutti gli sforzi favorevoli a mitigare la tensione in Ucraina, ed ha auspicato che le parti interessate sappiano mantenere calma e moderazione, cogliendo le opportunità che si presentano, rafforzando la fiducia reciproca e attuando in modo serio l'accordo. In questo modo, secondo Wang Min, sarà possibile creare condizioni favorevoli a promuovere una soluzione politica della crisi.    

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