Ucrania: le forze filo-russe dell'est annunciano un referendum a maggio
  2014-04-24 14:16:37  cri

 

Continua l'escalation della situazione nel sud-est dell'Ucraina: il 22 aprile il governo di coalizione ad interim della "Repubblica Popolare di Donetsk", fondata da manifestanti che sostengono la federalizzazione, ha tenuto una conferenza stampa, annunciando che terrà un referendum l'11 maggio prossimo. A parte Donetsk, anche le forze filo-russe della provincia di Luhans'k hanno proclamato un referendum per lo stesso giorno. Il 22, il presidente del Parlamento Oleksander Turchynov, presidente ad interim dell'Ucraina, ha chiesto all'esercito e alla polizia di ripristinare le "iniziative anti-terrorismo" nella parte orientale del paese. Nel frattempo, anche la comunità internazionale sta intensificando le consultazioni.

Secondo il responsabile del Centro di comando generale delle forze armate dell'Ucraina, al momento la polizia locale di Donetsk rifiuta di cooperare con l'esercito ucraino nelle iniziative speciali verso i manifestanti che sostengono la federalizzazione. Inoltre, secondo i reportage dei media ucraini, il 22 un aereo da ricognizione "An-30" del ministero della Difesa ucraino, di pattuglia nei cieli di Slaviyansk, è stato colpito da fuoco da terra, che ha centrato la fusoliera, ma per fortuna non ha influenzato il volo. Vyacheslav Ponomariov, "sindaco del popolo" della città, ha negato che ciò sia opera di miliziani filo-russi.

Di fronte alla continua escalation della situazione nel sud-est dell'Ucraina, il sito web del Parlamento del paese il 22 ha pubblicato una dichiarazione di Turchynov, che "chiede ai dipartimenti interessati di ripristinare l'adozione di efficaci misure anti-terrorismo, così da proteggere i cittadini dell'est dell' Ucraina dalle persecuzioni dei terroristi".
Lo stesso giorno, Turchynov e il premier Yatsenyuk hanno separatamente incontrato il vice presidente americano Joe Biden, in visita in Ucraina, discutendo l'attuale quadro interno del paese. Biden ha affermato che gli Usa offriranno assistenza in più campi all'Ucraina.

Nel briefing congiunto con Yatsenyuk seguito all'incontro, Biden ha affermato che gli Usa non potranno mai riconoscere "l'occupazione illegale della Crimea da parte della Russia", e si impegneranno per l'unità dell'Ucraina. Biden ha aggiunto che gli Usa stanno aiutando l'Ucraina a risolvere il problema della fornitura energetica, e adotteranno delle misure in modo che nessun paese possa utilizzare le risorse energetiche come arma politica verso l'Ucraina e l'Europa. Quanto alla riforma politica ed economica ucraina, Biden ha detto che gli Usa hanno in piano di stanziare 50 milioni di dollari per aiutare il paese a completare lo sviluppo nei vari campi. Fra questi, 11 milioni serviranno per i lavori di preparazione e supervisione delle elezioni del nuovo presidente. Biden ha espresso la speranza di vedere evidenti progressi della riforma costituzionale, così da garantire che le varie regioni godano di una maggiore autonomia e assicurare la posizione legale delle lingue locali e delle tradizioni etniche. Ha anche annunciato che gli Usa offriranno un'ssistenza tecnica da circa 20 milioni di dollari alle forze di sicurezza ucraine, fra cui impianti di telecomunicazione e attrezzature EOD.

Dal canto suo, Yatsenyuk ha affermato che le autorità russe devono "immediatamente ritirare le proprie truppe speciali dall'est dell'Ucraina". Ha aggiunto che l'Ucraina spera in una più ampia cooperazione con gli Usa e con l'Europa nel campo delle risorse energetiche, così da emanciparsi dalla dipendenza dalla Russia.
Il 22, la delegazione di osservazione dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione europea, in ispezione a Donetsk, nell'est dell' Ucraina, ha avuto un colloquio a porte chiuse con i rappresentanti dei manifestanti locali favorevoli alla federalizzazione. La delegazione, composta da rappresentanti militari provenienti da Germania, Repubblica Ceca, Danimarca, Svezia e Polonia, è stata invitata dal governo ucraino a controllare le iniziative delle forze di difesa nell'est del paese, e si prevede che rimarrà sul posto per 6 giorni. Il responsabile della delegazione ha affermato che al momento la concentrazione delle truppe ucraine a Donetsk non viola alcun trattato o accordo internazionale.

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