Cina: prova di sei mesi per la zona di libero scambio di Shanghai
  2014-04-01 14:45:02  cri

 

La prima zona di libero scambio, nel vero senso della parola, della Cina continentale -la zona di libero scambio di Shanghai- ha ufficialmente aperto i battenti alla fine dello scorso settembre, diventando il nuovo campo sperimentale della riforma economica cinese. La zona è già attiva da sei mesi, sta esplorando attivamente diversi ambiti, quali l'innovazione del sistema finanziario e la modalità di gestione degli investimenti internazionali, e l'inizio è stato buono, con le operazioni in ordine. Secondo quanto affermato da un responsabile della zona di libero scambio, in futuro la lista negativa degli investimenti dei commercianti esteri verrà ulteriormente ridotta, l'apertura verrà ampliata e la trasparenza migliorata. Si prevede di lanciare la nuova versione della lista negativa nel primo semestre di quest'anno.

La superficie totale della zona di libero scambio di Shanghai è di 28,78 chilometri quadrati, coprendo quattro zone di speciale sorveglianza doganale. In qualità di nuovo campo sperimentale dell'economia cinese, la zona di libero scambio di Shanghai è investita dell'importante compito di esplorare i nuovi percorsi e modelli di apertura della Cina. Il ministro del Commercio cinese, Gao Hucheng, ha molto apprezzato l'esplorazione della riforma messa in atto dalla zona:

"La zona di libero scambio di Shanghai ha realizzato eccezionali progressi sotto diversi aspetti, quali la trasformazione delle funzioni di governo, la riforma del sistema di gestione degli investimenti dei commercianti esteri, l'esecuzione di prova del modello di gestione della lista negativa, l'ampliamento dell'apertura del settore terziario, l'innovazione dei metodi di servizi regolatori, la convertibilità in conto capitale del RMB, la mercatizzazione dei tassi d'interesse nel mercato finanziario e la prova pilota dell'uso transfrontaliero del RMB."

L'apertura e l'innovazione in ambito finanziario costituiscono una missione importante della zona di libero scambio di Shanghai. In base al programma complessivo di questa zona, la zona crea le condizioni per eseguire e svolgere prove pilota sulla convertibilità in conto capitale del RMB, sulla mercatizzazione dei tassi nel mercato finanziario, sull'uso trasfrontaliero del RMB. Secondo quanto appreso, gli uffici interessati hanno già rilasciato 51 misure politiche di sostegno finanziario per la zona di libero scambio, e di recente la banca centrale della Cina ha introdotto cinque norme per l'attuazione di attività pilota di pagamento transfrontaliero del RMB da parte degli istituti di pagamento. Il professore dell'Istituto superiore di Finanza di Shanghai dell'Università Jiao Tong di Shanghai, Zhu Ning, ritiene che la difficoltà di attuazione di tali politiche finanziarie non sia piccola, e che queste debbano essere portate avanti con costanza, in ordine e passo dopo passo.

"Penso che la riforma della zona di libero scambio possa essere considerato come un aspetto che incide sull'intero sistema. Se promuoviamo in maniera troppo energica la riforma in alcuni settori della zona di libero scambio, ciò potrebbe avere un impatto piuttosto forte sul sistema finanziario e sul mercato finanziario del nostro Paese. Quindi, penso dovremmo assumere un atteggiamento relativamente progressivo."

Un altro culmine dell'innovazione del sistema della zona di libero scambio è l'utilizzo della lista negativa quale modalità di base per la gestione degli investimenti. La lista negativa equivale alla "lista nera" nell'ambito degli investimenti, elencando i settori e le industrie in cui le aziende estere non hanno il permesso di investire, mentre gli ambiti in cui non vi è alcuna proibizione legale possono essere liberamente esplorati. Si ritiene che tale modello di gestione possa offrire uno spazio molto maggiore agli investimenti esteri.

Secondo quanto pubblicato recentemente dal Comitato di gestione della zona di libero scambio di Shanghai, fino al 25 marzo di quest'anno, fra le domande di registrazione delle 600 aziende estere accettate dalla zona, 93% delle aziende non hanno avuto bisogno dell'approvazione amministrativa dal momento che le loro attività di investimenti e di business non rientravano nei limiti stabiliti nella lista negativa, il che ha superato le aspettative nate al momento della progettazione della lista. Il vice direttore del Comitato di gestione della zona di libero scambio, Dai Haibo, ha affermato che la versione 2014 della lista negativa è in fase di revisione e potrà essere ulteriormente ridotta ampliando l'apertura e la trasparenza del settore terziario e industriale.

"Che cosa controllano le misure di gestione? Non è possibile dare una risposta generale. Se si vogliono imporre delle restrizioni, va limitata la quota delle azioni, le qualifiche oppure l'ambito delle operazioni? Abbiamo ancora decine di misure da modificare e da rendere più esplicite. Ci stiamo impegnando per lanciare nel primo semestre di quest'anno la versione 2014 della lista negativa."

 Forum  Stampa  Email  Suggerisci
Messaggi
Dossier
• Concorso a premi sul tema "Amo studiare la lingua cinese"
Cari amici, con il continuo crescere della febbre per lo studio della lingua cinese, ora nel mondo coloro che tramite vari canali studiano la nostra lingua superano ormai i 40 milioni, ivi compresi molti italiani. La sezione italiana di RCI sta esplorando nuovi canali per aiutarvi ad apprendere e migliorare il vostro cinese in modo più facile e comodo...
Angolo dei corrispondenti
Foto
Eventi
• 60 anni della Nuova Cina
• Primo convegno letterario italo-cinese
• Amo il cinese
© China Radio International.CRI. All Rights Reserved.
16A Shijingshan Road, Beijing, China. 100040