Cina: 15 milioni di tonnellate di cereali importati
  2014-01-20 14:16:46  cri

 

Di recente Ren Zhengxiao, direttore dell'Amministrazione statale dei cereali, nel corso di una riunione sulla circolazione dei cereali ha rivelato che nel 2013 ne sono stati importati circa 15 milioni di tonnellate, con un relativo aumento rispetto al 2012. Secondo Ren Zhengxiao le importazioni di prodotti alimentari sono a livelli ragionevoli e l'importazione di cereali non costituisce una minaccia per la fornitura alimentare internazionale. Ecco il nostro servizio in merito:

Negli ultimi dieci anni la produzione di cereali in Cina è stata in continuo aumento e il volume dei prodotti alimentari, cereali e soia compresi, ha superato le 600 milioni di tonnellate, registrando un nuovo record storico. Al contempo anche i prodotti alimentari che vengono importati continuano ad aumentare.

"Quando parliamo di 'importazione adeguata' si intende una 'quantità adeguata'. L'importazione di cereali da parte della Cina non costituirà una minaccia per la fornitura alimentare internazionale poiché è sempre a livelli ragionevoli. Dobbiamo renderci conto che la Cina è un paese di 1, 3 miliardi di persone e che i cereali che produciamo sono in grado di soddisfare la domanda interna e questo di per sé è già un contributo alla garanzia della riserva alimentare mondiale. Sotto la guida della strategia sulla garanzia della fornitura alimentare definita dal Comitato centrale, continueremo ad assumerci le responsabilità degne di una grande potenza nel garantire la fornitura alimentare nel paese e contribuire a quella internazionale."

Negli ultimi anni la Cina ha sempre sottolineato la propria strategia sulla garanzia della fornitura alimentare. La conferenza centrale sull'economia convocata pochi giorni fa ha messo la fornitura alimentare al primo posto dei lavori economici di quest'anno. L'aumento delle importazioni di prodotti alimentari è segno che la Cina non è autosufficiente in quest'ambito? A riguardo, Cheng Guoqiang, esperto di questioni agricole e ricercatore presso il Centro di Ricerca e Sviluppo del Consiglio di Stato, ritiene che le importazioni servano principalmente per una ridistribuzione delle varietà dei prodotti e non influisca in modo poi così importante sul tasso di autosufficienza.

"I 15 milioni di cereali importanti l'anno scorso equivalgono a meno del 3% della produzione totale del nostro paese, questo significa che il nostro tasso di autosufficienza per quanto riguarda i cereali è del 97%. L'importazione di questi cereali serve più che altro per ridistribuire le varietà, ma non incide sulle fondamenta della fornitura alimentare del nostro paese. Per questo motivo questo genere di importazione può essere considerato come un integrazione efficace a una domanda variegata utilizzando le risorse internazionali."

Nonostante la Cina con la sua popolazione di 1,3 miliardi di persone sia un grande consumatore di risorse alimentari, essa persiste da tempo sulla politica del "risolvere da sé il problema delle bocche da sfamare", seppur con una minima dipendenza dal mercato internazionale. In merito, Cheng Guoqiang ha sottolineato che, nonostante l'aumento delle importazioni di cereali, ciò non influenzerà in modo sostanziale i prezzi internazionali né porterà ad un aumento dei prezzi.

Nonostante ciò anche l'Amministrazione statale dei cereali ha indicato che di recente, a seguito dell'aumento della popolazione e del tenore di vita dei cittadini e soprattutto a causa del sempre più veloce processo di urbanizzazione, la richiesta fondamentale di cereali continuerà a crescere. Per questo a lungo termine in Cina vi sarà un fondamentale equilibrio della fornitura alimentare, seppur con un surplus minimo. Un'importazione adeguata di cereali sarà condizione del tutto normale in futuro.

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