Nuova visita di Catherine Ashton in Egitto per promuovere la riconciliazione
  2013-07-31 14:58:14  cri


Il 29 luglio, l'Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell'Unione europea, Catherine Ashton, è arrivata in Egitto per effettuare la sua seconda visita nel paese nell'arco di un mese. Ashton ha fatto un appello alle varie parti egiziane affinchè avviino immediatamente un processo di riconciliazione politica completo. Tuttavia, lo stesso giorno, i Fratelli Musulmani hanno continuato a fare appello ai loro sostenitori per svolgere manifestazioni di protesta.

Lo stesso giorno, Ashton ha tenuto, separatamente, dialoghi con il presidente ad interim egiziano Adly Mansour, il vice presidente Mohamed El Baradei, il ministro della Difesa Abdel Fattah el-Sisi e il ministro degli Esteri Nabil Fahmy. Dopo gli incontri, il consigliere stampa di Mansour, Ahmad Maslamani, ha rivelato che durante i colloqui, Mansour e Baradei hanno illustrato la situazione attuale del paese, sottolineando che il governo egiziano si sta dedicando alla ricerca di una soluzione pacifica della crisi. Da parte sua, Ashton ha espresso l'appoggio dell'UE alla road map di transizione dell'Egitto, facendo un appello alle varie parti per cessare subito le violenze e per aprire un processo di transizione politica con la partecipazione dei partiti, in modo da ripristinare in tempi minimi il sistema costituzionale e organizzare elezioni pulite. Dopo l'incontro tra il ministro degli Esteri Fattah e Ashton, il ministero degli Esteri egiziano ha rilasciato una dichiarazione, in cui afferma che Ashton ritiene che "Mohamed Morsi non sia riuscito a realizzare il desiderio del popolo egiziano", facendo appello alle varie parti a mantenere la calma e a partecipare al processo democratico completo.

Oltre che con i leader del governo ad interim, lo stesso giorno, Ashton ha proceduto a dialoghi con i rappresentanti di diverse fazioni politiche, tra cui quelli della forza islamica quali i Fratelli Musulmani, e i leader dei vari movimenti politici come Tamarod e April 6 Youth Movement. Questi hanno espresso i propri punti di vista sull'attuale situazione che tuttavia sono molto diversi.

Lo stesso giorno, la Coalizione Nazionale in supporto della Legittimità, guidata dai Fratelli Musulmani, ha inviato cinque rappresentanti a tenere il dialogo con Ashton, tra questi c'erano anche l'ex premier Hesham Mohamed Qandil e diversi alti rappresentanti dei Fratelli Musulmani, del Partito per la Giustizia e la Libertà e di Al-Wasat. Questi chiedono al governo di mandare un segnale di riconciliazione, per smettere di minacciare i protestanti e di diffamare le comunicazioni degli oppositori e per rilasciare i criminali politici, sottolineando il bisogno di trovare una soluzione giusta e legittima alla crisi. Alcuni media locali commentano che durante i negoziati, la Coalizione Nazionale per la Difesa della Legittimità non ha insistito sul rinnovo della presidenza di Morsi, per cui probabilmente la posizione dei Fratelli Musulmani potrebbe ammorbidirsi.

D'altra parte, durante il colloquio con Ashton, il leader dell'April 6 Youth Movement, Ahmed Maher ha sottolineato che i Fratelli Musulmani devono necessariamente ammettere la verità, fare qualche concessione e portare avanti i negoziati con tutte le forze politiche. Mentre Tamarod persiste nell'opporsi a dare ai Fratelli Musulmani una "via d'uscita", rifiutando tutte le "compravendite" politiche e chiedendo ai Fratelli Musulmani di assumersi le responsabilità delle vicende sanguinose e di sottoporsi al giudizio.

Inoltre, secondo il programma la visita di Ashton dovrebbe terminare la sera del 29 luglio, ma secondo il reportage dello stesso giorno della Middle East News Agency, la stessa Ashton potrebbe posticipare la conclusione della visita e svolgere altri dialoghi importanti il 30 luglio, tuttavia, il reportage non ha rivelato più dettagli in merito. Secondo alcuni media, forse la Ashton otterrà il permesso di incontrare Morsi, ma tale indiscrezione non è stata ancora confermata.

Anche se la visita di Ashton ha fatto mettere sul tavolo le richieste politiche di tutte le parti, tuttavia non è riuscita a dare neanche un momento di calma alla politica in corso egiziana. Lo stesso giorno, i sostenitori dei Fratelli Musulmani hanno continuato a riunirsi e a protestare in diverse località. Sempre lo stesso giorno, la Coalizione Nazionale in supporto della Legittimità ha anche fatto appello all'organizzazione di un'altra manifestazione di un milione di persone il 30 luglio. In una nota, la Coalizione ha indicato di fare appello al corteo dell'organizzazione affinchè si rechi nei dipartimenti di sicurezza per "protestare contro i reati commessi contro i manifestanti e per recuperare la dignità e la libertà sottratte dal cambiamento politico.

Nel comtempo, la Coalizione ha annunciato la fondazione dell'Associazione dei familiari dei protestanti deceduti, che si occupa della denuncia degli autori degli attentati presso la Corte Penale Internazionale. Nella lista compilata dall'Associazione, figurano il ministro della Difesa Abdel Fattah el-Sisi e il presidente Adly Mansour.

Sempre lo stesso giorno, l'esercito egiziano, usando degli elicotteri, ha distribuito dei manifesti in diverse località quali Raabia al-Adaweya, in modo da fare appello ai manifestanti di non avvicinarsi agli impianti militari. Inoltre, anche il ministro dell'Interno Mohamed Ibrahim ha affermato che i manifestanti di varie località, come la moschea al-Adaweya, sono stati denunciati per diversi reati, come l'uso di violenza, e che la polizia potrebbe procedere a delle evacuazioni.

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