Visita all'Università Yuexiu di Shaoxing in occasione dell'apertura del corso di laurea in lingua italiana
  2010-11-11 15:09:00  cri

Cari amici, l'8 ottobre scorso all'Università di Lingue straniere Yuexiu di Shaoxing, nella provincia del Zhejiang, si tenuta la cerimonia di inaugurazione del corso di laurea in italiano.

Gabriella: Dopo 40 anni di esperienze a Pechino all'Università di Lingue Straniere, la professoressa Shen Emei è andata in pensione, pur continuando a lavorare alla traduzione di opere italiane e alla compilazione di dizionari e materiali di insegnamento, ed ora è tornata qui, dove è nata. Shen Emei: "Sono tornata per un senso di gratitudine per la terra che mi ha nutrito e allevato, una terra gentile e fertile anche in senso spirituale, è la culla di tanti letterati e intellettuali, incluso il grande scrittore Lu Xun, e vanta personaggi famosi come Cai Yuanpei, e Wang Xizhi, che hanno lasciato delle tracce incancellabili nell'ambiente culturale ed educativo. Comunque farò il possibile, o l'impossibile, per avere gli allievi migliori, che saranno i successori dell'impresa a cui abbiamo dedicato quasi tutta la vita: l'amicizia fra i popoli italiano e cinese".

Gabriella: Cari amici, la professoressa Shen Emei, che ha parlato, è la fondatrice e direttrice del corso di laurea in italiano dell'Università Yuexiu. Chi segue i nostri programmi, dovrebbe ricordarla, visto che qualche mese fa l'abbiamo intervistata in occasione della pubblicazione della sua ultima fatica, la traduzione in cinese de "Il nome della rosa" di Umberto Eco.

Shen Emei: "Abbiamo 59 studenti in due classi, di cui solo 10 maschi. Per far imparare i suoni C e G, ho fatto cantare 'Santa Lucia', che comprende questi suoni, sconosciuti per loro".

Gabriella: Come avete sentito, l'atmosfera nel salone italiano dell'università è molto vivace!

Shen Emei: "Possiamo tenere delle conferenze qui, degli incontri amichevoli, gli studenti possono venire ed incontrarsi il sabato e la domenica, visto che molti provengono da altre province, e leggere, perché metteremo anche libri e riviste. Ci sono dei bei quadri ad olio di Venezia, che sono stati difficili da trovare. Siamo andati con la mia giovane collega al centro di Shaoxing, abbiamo visto una galleria di quadri antichi e moderni, e ho chiesto al padrone: c'è qualcosa sull'Italia? Non ha risposto, ma è salito al primo piano ed è sceso con due quadri a olio su Venezia: forse Marco Polo ha fatto questo miracolo! Ho trovato la sua statua nel giardino n.6 di Hangzhou, esistente già alla fondazione della Repubblica Popolare, sulla base c'è una descrizione tratta dal Milione: Hangzhou, città celeste, è senz'altro la città più bella del mondo, si trova su un lago di acqua dolce collegato ad un grande fiume, con dei canali che la attraversano".

 

Gabriella: Cari amici, come vedete, la professoressa Shen ha fatto del suo meglio per creare un'atmosfera davvero italiana nel salone…

Ora passiamo la parola al professor Giorgio Casacchia, famoso sinologo, addetto culturale del Consolato d'Italia a Shanghai, che nel corso della cerimonia di inaugurazione dei corsi di italiano ha messo in risalto, in cinese, i rapporti millenari esistenti fra Italia e Cina: "Sin dall'antichità, i rapporti fra Italia e Cina sono stati molto fiorenti, con una conoscenza reciproca della cultura della controparte. All'epoca dell'Impero Romano, i romani sapevano che in Estremo Oriente c'era un grande impero con un'alta cultura, in cui tutta la popolazione, secondo loro, indossava abiti di seta! Al tempo dell'Impero Mongolo Yuan, che unì molta parte dell'Asia, per la sicurezza delle strade, molti mercanti raggiunsero la Cina dall'Italia, da Venezia, e Genova, ma non si interessavano di cultura, da cui la mancanza di registrazioni scritte, a parte quelle di Marco Polo. Nel Rinascimento molti missionari vennero in Cina, portando anche le arti e la scienza occidentali. Gli esami imperiali cinesi vennero importati in Europa con l'Illuminismo, per cui ancora oggi in Europa si tengono degli esami per entrare negli enti governativi. All'inizio del Novecento, lo studioso cinese Liang Qichao illustrò ai cinesi la lotta per l'unificazione condotta dagli italiani nel Risorgimento, visto che, come la Cina, l'Italia era stata divisa e dominata a lungo dagli stranieri. In epoca recente, Mao Zedong e il suo pensiero sono stati molto influenti in Italia".

Ora passiamo all'intervista che il professor Casacchia ci ha concesso dopo la cerimonia di inaugurazione del corso di italiano: "L'insegnamento dell'italiano naturalmente è fondamentale nei rapporti culturali fra i due Paesi, e non solo culturali. Nonostante alcune belle notizie, come quella di oggi dell'apertura di corsi in un'istituzione di una grande città come Shaoxing, è pur vero che la situazione potrebbe essere migliore. Nella zona di competenza dell'Istituto di Cultura di Shanghai, la città di Shanghai, e le tre regioni confinanti di Jiangsu, Anhui, e Zhejiang, l'italiano si insegna a Shanghai in più università, a Nanchino, a Hangzhou, e ora anche a Shaoxing. Curioso che non si insegni, per esempio, a Wenzhou, il luogo di origine del 90-95% degli emigrati cinesi in Italia. Ma si spera che la situazione possa continuare ad evolversi. E' la prima volta che visito Shaoxing, una città famosissima per ovvi motivi, a cominciare da Lu Xun; pensavo che fosse una cittadina, ma ho saputo che ha 4-5 milioni di abitanti, quindi è più grande di qualsiasi città italiana. Pare una bella zona monumentale, molto verde, 10mila ponti…"

Gabriella: Come ha detto il professor Casacchia, Shaoxing è un'antica città intersecata da canali, percorsi dalle tipiche barche coperte, lungo cui si trovano delle antiche residenze tradizionali. Purtroppo recentemente il centro storico è stato ristrutturato, con la distruzione di molte aree antiche. Rimangono tuttavia la residenza della famiglia del famoso scrittore Lu Xun, la scuola privata "Sanwei Shuwu" (Sala dei tre sapori) dove questo studiò nell'infanzia, l'osteria "Xianheng", che offre la deliziosa grappa di riso gialla di Shaoxing, la residenza dell'educatore Cai Yuanpei, il Giardino "Shenyuan", legato allo sfortunato amore del poeta Lu You, e il celeberrimo "Padiglione delle Orchidee", immortalato dallo scritto del grande calligrafo Wang Xizhi. La città è immersa nel verde dei bambù, dei banani, e degli alberi di nespole e di cassia, con molte piantagioni di riso, mentre le campagne sono disseminate di villette a più piani con torrette, dove vivono le famiglie di contadini, un simbolo della ricchezza dell'economia locale. Non mancano le zone di sviluppo economico, con enormi centri commerciali del tessile e delle piccole merci, tutti rivolti all'esportazione.

L'Università Yuexiu di Shaoxing si trova alla periferia della città, ed è immersa nel verde: all'inizio di ottobre, gli alberi di cassia erano in piena fioritura, per cui i vialetti erano pervasi del loro dolce profumo. E' un'università privata, fondata una trentina d'anni fa da un imprenditore illuminato per formare del personale al servizio delle PMI. Ricordiamo che gli anni Ottanta del secolo scorso hanno visto il decollo della riforma ed apertura cinese, e quindi dell'economia di mercato. La retta dei corsi dell'università è di 10.600 yuan all'anno (un migliaio di euro), escluso il vitto, una spesa accessibile alle famiglie della provincia, una delle più ricche della Cina per la presenza di molte PMI dedite all'export. Nell'area di Shaoxing, moltissime imprese hanno rapporti con l'Italia, quindi hanno bisogno di personale che conosce la lingua italiana. Lo spirito dell'università è stato così espresso dal rettore esecutivo Wu Guoliang nel corso della cerimonia di apertura del corso di italiano: "La nostra università ha come caratteristiche la pratica e l'internazionalizzazione, espresse nella sigla SPT, ossia 'Successful and Practical Talents'. Nel quadro di internazionalizzazione, abbiamo la pratica, e viceversa, su cui si basa la nostra competitività".

Il direttore dell'Istituto di Lingue occidentali Xu Zuoping ha precisato: "Il nostro Istituto di Lingue occidentali insegna il francese, il tedesco, lo spagnolo, il russo, ed ora anche l'italiano, con corsi quadriennali, a parte il tedesco, ed un migliaio di studenti. L'insegnamento dell'italiano colma un vuoto nel Zhejiang, che è una provincia rivolta al commercio estero. Infatti è da anni che le imprese ci chiedono del personale che conosca l'italiano. Nei 30 anni dalla fondazione, la nostra università ha formato dell'eccellente personale, come dice il suo nome 'Yuexiu', ossia 'Eccellenza del Shaoxing', datole dal suo fondatore Shao Hongshu. Per fare qualche esempio, cinque nostri ex allievi hanno creato delle riuscite imprese a Jiaxing, ed altri lavorano in molte PMI della provincia. Nel 2009, l'anno della crisi, i nostri laureati hanno tutti trovato lavoro".

Xu Zuoping ha quindi sottolineato: "Il nostro sistema di formazione degli studenti SPT indica 'talenti pratici di successo', che devono disporre di tre requisiti: alto livello linguistico, soprattutto nel parlato e nell'ascolto, alta specializzazione nella lingua, e maturità completa della persona, il che è un obiettivo che abbiamo creato dopo anni di riflessione. Questo naturalmente vale anche per l'italiano".

Gabriella: Cari amici, un esempio concreto del sistema dei talenti pratici di successo l'abbiamo visto nella Via dell'SPT dell'Università Yuexiu, dove gli studenti, oltre ai saloni delle varie lingue, hanno anche a disposizione dei locali dove aprire delle attività: negozi di abbigliamento, di scarpe, di bigiotteria, e di materiali per computer, centri di informazioni turistiche, e così via. In futuro ci sarà anche una pizzeria italiana! La sera gli studenti tengono dei mercatini all'aperto, il che stimola il loro senso imprenditoriale. Non ho mai visto esempi del genere in altre università cinesi. La Via dell'SPT è affiancata da aiuole fiorite, e da alberi di banano e di cassia, per cui una passeggiata serale è davvero piacevole.

Xu Zuoping ha continuato dicendo: "Le lingue cosiddette minori sono molto importanti nella nostra provincia, il Zhejiang, che conta molte aziende rivolte all'estero. Con la crisi finanziaria, il commercio locale ora si rivolge a tutti i Paesi del mondo, anche ai minori, non solo più ai grandi del passato. I grandi centri commerciali del Zhejiang, come Yiwu, per i piccoli prodotti, e Shaoxing, per il tessile, hanno tutti bisogno di personale che conosca le lingue minori. A prova di ciò, ogni anno il tasso di occupazione dei nostri laureati supera il 99%. Con particolare riferimento all'italiano, le aziende italiane hanno molti contatti con quelle del Zhejiang, che ci chiedono da tempo del personale che conosca questa lingua, quindi l'apertura del corso è una richiesta del mercato. Inoltre l'italiano è una lingua importante per un istituto di lingue come il nostro. Vogliamo arrivare ad insegnare 10 lingue minori, aprendo fra l'altro anche un corso di portoghese".

Gabriella: Cari amici, dopo gli interventi dei responsabili dell'Università Yuexiu, ora ridiamo la parola alla fondatrice del corso di italiano, la professoressa Shen Emei, che nel corso della cerimonia di apertura dei corsi ha detto con commozione: "Innanzitutto mi congratulo con voi giovani, che in questa magnifica epoca e in questo magnifico posto, potete studiare una magnifica lingua come l'italiano! Un'epoca di prosperità e non di lotta, in un posto magnifico come l'Università Yuexiu, l'unica per completezza di lingue nel Zhejiang. Voi siete i primi studenti di italiano del Zhejiang a cui insegno questa lingua. L'italiano deriva dal latino, nasce con Dante, e brilla nel Rinascimento. L'amicizia fra Cina e Italia è lunghissima. Settecento anni fa Marco Polo venne in Cina, definendo Hangzhou una 'città celeste'. Ho scoperto da poco che ad Hangzhou ci sono due statue di Marco Polo accanto al Lago dell'Ovest! I contatti culturali ed economici fra Cina e Italia sono sempre più frequenti, e moltissimi elementi italiani impregnano ormai la vita dei cinesi: nel tratto fra Shaoxing e Hangzhou ci sono un migliaio di aziende locali che collaborano con l'Italia, e tutti conoscete i marchi di moda italiani, la pizza, la pelletteria, e il bel canto, con arie, come 'Nessun dorma', conosciute da tutti. Per la sua importanza, in Cina l'italiano si insegna già a Beijing, Shanghai, Dalian, Changchun, Xi'an, Nanchino, e Guangzhou, ma fino a poco tempo fa non ancora nel Zhejiang, quindi Marco Polo era sicuramente triste per questo, ma adesso tutto è cambiato! Con le mie due giovani colleghe insegnanti, sono orgogliosa di essere qui, nella terra di Marco Polo, ad aprire i corsi di italiano, anche se tardi, ma, come dice un proverbio italiano, 'Meglio tardi che mai'. Dopo tanti anni di insegnamento a Pechino, sono felice di essere a Shaoxing, così vicina ad Hangzhou, ad insegnare l'italiano, in un così buon ambiente, quindi il nostro insegnamento e il vostro studio non potranno che essere ottimi. In ogni caso, dovete impegnarvi nel superare le difficoltà della fonetica, grammatica, e traduzione, per apprendere bene la lingua, così da farvi carico dei rapporti culturali ed economici fra i due Paesi, e dare contributi all'amicizia fra i loro popoli!"

Gabriella: Cari amici, il grande amore e la profonda conoscenza dell'Italia che trapela dall'intervento della professoressa Shen Emei sono molto commoventi, vero? Come italiana, non posso che ringraziarla per quanto ha fatto e continua a fare per far conoscere l'Italia ai cinesi. Ora diamo la parola ad una delle giovani insegnanti che collaborano con Shen Emei nell'insegnamento dell'italiano: "Mi chiamo Luigina, il nome cinese è Ying Chaoming, mi sono laureata all'Università Normale di Nanchino. Ho studiato l'italiano per 5 anni. Qui abbiamo due classi di 30 studenti ciascuno, che amano l'Italia e l'italiano, il turismo, il calcio, la cultura, la pittura, il cinema (Monica Bellucci!), la moda… Ho studiato l'italiano perché mi piace. Prima volevo studiare lo spagnolo, ma poi ho cambiato, trovandola una lingua più bella, e con migliori possibilità di lavoro. Dopo la laurea, ho deciso di insegnare perché amo stare con gli studenti, che sono giovani, così ogni giorno posso essere allegra. Quando insegno la lingua italiana, non è solo la lingua, ma anche la cultura, le opinioni degli italiani, gli scambi fra l'Italia e la Cina, quindi ha tanti significati".

Gabriella: Cari amici, per finire diamo la parola agli studenti del corso di italiano dell'Università Yuexiu, che avendo appena iniziato le lezioni, non possono ancora ovviamente esprimersi in italiano. Il primo, che si chiama Li Xiao e proviene dal Guangdong, ci ha detto: "Ho scelto l'italiano perché amo studiare le lingue. Volevo studiare una lingua occidentale, e poi ho scelto l'italiano perché è antico, quindi è la base delle lingue europee, il che mi permetterà di capire il mondo. Dopo la laurea, per prima cosa voglio andare a studiare in Italia". "Mi chiamo Lin Changhe, sono del Zhejiang, ho scelto l'italiano perché è una lingua minore, il che mi aiuterà a trovare lavoro, insieme all'inglese che già conosco". "Mi chiamo Zhang Minyu, e sono di Shaoxing, che è la Venezia dell'Oriente, famosa per i suoi canali. Ho scelto l'italiano perché all'Università Yuexiu aprivano il corso, quindi avrò il vantaggio di essere fra i primi studenti. Amo anche l'arte e le auto da corsa, le Ferrari. L'Italia è un paese antico, con città come Roma e Milano, indescrivibili a parole. Voglio studiare non solo la lingua, ma soprattutto la cultura". "Sono di Hefei, nell'Anhui, mi chiamo Song Junjun, studio l'italiano perché ammiro le persone che conoscono molte lingue, e penso che le lingue minori come l'italiano mi aiuteranno a trovare un buon lavoro".

Gabriella: Ora passiamo ad un ragazzo che ha scelto un nome italiano speciale, Romeo: "Mi chiamo Wang Keren, il mio nome cinese è Romeo, ed ho scelto questo nome perché amo molto la storia di questo personaggio. Ho scelto l'italiano perché amo la cultura italiana, infatti nel corso di storia ho studiato il Rinascimento, Leonardo da Vinci, e Dante. Mi piace anche il calcio. In futuro vorrei fare del business nelle imprese. Sono originario di Xuzhou, nel Jiangsu. L'Università Yuexiu è molto bella ed ha un buon ambiente di studio, quindi sono convinto che qui studierò benissimo l'italiano". "Sono Paola, di Hangzhou, e studio l'italiano perché dalle superiori amo molto l'Italia, perché è romantica e ha un bel paesaggio. L'italiano è la prima specializzazione che ho scelto". "Io invece amo il calcio italiano, e guardo le partite alla TV delle squadre di Firenze, Roma, e Lazio. Amo le culture dei vari Paesi, allora voglio studiare le lingue per capirle. Apprezzo molto la cultura italiana, specie il Rinascimento, le città di Firenze, Torino, e Milano; in futuro vorrei fare qualsiasi lavoro legato all'italiano, il salario non è importante".

Gabriella: Vittorio, di Yuyang, vicino a Ningbo, ci ha detto: "Studio l'italiano perché è una lingua minore e mi offre più possibilità di lavoro. Amo la cultura e il calcio italiani, che ho capito dai Mondiali del 2006, mi piacciono molto la passione e l'energia del calcio. Dopo la laurea, vorrei fare del business con l'Italia, perché qui ci sono molte imprese".

Gabriella: Cari amici, in fine programma, facciamo i migliori auguri agli studenti ed insegnanti del corso di italiano dell'Università Yuexiu di Shaoxing, nella speranza di avere ulteriori notizie sui loro progressi e sulle loro future attività.

 Forum  Stampa  Email  Suggerisci
Messaggi
Dossier
• Concorso a premi sul tema "Amo studiare la lingua cinese"
Cari amici, con il continuo crescere della febbre per lo studio della lingua cinese, ora nel mondo coloro che tramite vari canali studiano la nostra lingua superano ormai i 40 milioni, ivi compresi molti italiani. La sezione italiana di RCI sta esplorando nuovi canali per aiutarvi ad apprendere e migliorare il vostro cinese in modo più facile e comodo...
Angolo dei corrispondenti
Foto
Eventi
• 60 anni della Nuova Cina
• Primo convegno letterario italo-cinese
• Amo il cinese
© China Radio International.CRI. All Rights Reserved.
16A Shijingshan Road, Beijing, China. 100040