



"Delle inquadrature di grande bellezza e un commento semplice e appassionato. La cosa più importante è che questi piatti naturali sono preparati in modo semplice, ed hanno un ottimo gusto, quindi semplicità e creatività".
A parlare è Chen Xiaoqing, il regista del documentario in 7 puntate, "A bite of China". In un'intervista, egli ha detto di aver girato il documentario con un senso di rispetto e di amore per il cibo, per cui questo trasmette non solo cose di gastronomia, ma anche amore e commozione.
Egli ha aggiunto che spesso è proprio nelle cucine dei più posti sperduti che si possono assaggiare i piatti più saporiti…
Cari amici, ecco alcune scene di "A bite of China": mentre le reti da pesca vengono lentamente ritirate dai pescatori, l'obiettivo passa rapidamente a scene di pesca in altre parti della Cina… Nel documentario compaiono spesso delle scene del genere, che elettrizzano a fondo il pubblico.
Sì, presenta anche dei costumi poco conosciuti dal grande pubblico, che quindi può imparare molte cose. Per esempio la festa del raccolto del riso, un'antica festa della zona dello Yunnan-Guizhou, nel sud-ovest della Cina.
Si, al tempo del raccolto del riso, la gente del posto tiene una cerimonia quando viene messo in magazzino. Inoltre, quando nasce un bambino, i parenti e gli amici portano in dono del riso nuovo.
Quindi, tramite il cibo e la cucina, il documentario presenta la cultura tradizionale delle varie parti della Cina.
Un ingrediente si diffonde nel nord e nel sud della Cina, e accasandosi e aggregandosi in zone diverse, origina dei cibi dotati delle caratteristiche della cultura locale.
In merito, il regista Chen Xiaoqing commenta che in realtà hanno usato il cibo per esprimere le diverse culture delle varie zone, e filmato i lati diversi e comuni del cibo. Per esempio, nel nord della Cina ci sono le fettuccine fredde e nel sud gli spaghettini di riso, il che equivale ad un uso diverso della farina di riso. A nord sono fettuccine, quindi più spesse, e a sud spaghetti sottili, e anche la preparazione e il consumo sono diversi: le fettuccine sono cotte al vapore e consumate fredde, mentre gli spaghettini sono fritti e consumati caldi.
Quanto ai famosi spaghettini di riso di Guilin, potrebbero essere stati portati nel sud della Cina dalle truppe dell'imperatore Qin Shihuang, mandate laggiù nell'anno 214 a.C. a costruire il canale Ling, nell'attuale regione del Guangxi. Bisogna notare che il canale è utilizzato ancora oggi.
Quindi gli spaghetti del nord potrebbero essersi trasformati negli spaghettini di riso del sud, in cinese "mifen".
Quindi la storia della cucina cinese è interessantissima…
Certo. Come quella della cucina italiana!
Il documentario "A bite of China", di cui vi stiamo parlando, oltre a traboccare di sentimento, ha anche cambiato del tutto una vecchia concezione del pubblico cinese, ossia che la grandezza della cucina cinese sta negli splendidi menu e nei grandi cuochi, sottovalutando però la cosa più importante, la modestia e l'intelligenza della gente comune, dei lavoratori, che stanno alle spalle di tutto.
Per girare il documentario, Chen Xiaoqing e la sua troupe hanno visitato un centinaio di località della Cina per quasi un anno. Hanno invitato come consulenti dei famosi gastronomi ed esponenti della cultura, e utilizzato una cinepresa Sony F3 ad alta definizione. Il regista dice che "A bite of China" è un omaggio alla cultura gastronomica regionale cinese.
Egli osserva che i cinesi amano appassionatamente il cibo perché amano a fondo la vita. Si possono classificare i cuochi, ma non gli ingredienti. Se ogni giorno si consumano dei piatti raffinatissimi, tipo ostriche e aragoste, non è detto che si viva una vita di alto livello. Secondo il concetto cinese, il gusto migliore non è forte, ma moderato, per cui spesso è nelle cucine di posti sperduti che si possono gustare i sapori migliori.
Il regista Chen Xiaoqing ha scelto il tema della cucina per il suo documentario perché lui stesso è un appassionato della buona tavola.
Ma anche perché con il documentario spera di far conoscere al pubblico cinese e straniero la meraviglia della cucina cinese…
…e per suo tramite, di far capire lo sviluppo culturale e i cambiamenti sociali in atto in Cina.
Per esempio, il documentario presenta molte scene di lavoro di gente comune: una contadina che comincia a raccogliere i peperoni all'alba insieme alla sua famiglia, dei pescatori che si mettono i trampoli per pescare, e cosi via.
Racconta anche questa storia: a Cicheng, una città della provincia del Zhejiang, nel sud-est della Cina, per una coppia di anziani soli il momento più bello è quando i figli e i nipoti ritornano a casa da Ningbo e preparano per loro i "niangao", le tortine di riso glutinoso di capodanno per cui la città di Ningbo è famosa.
La famiglia è seduta intorno al tavolo, mangia le tortine e parla. Non è la gioia più grande? Però, dopo una breve riunione, figli e nipoti se ne vanno in macchina, e i due anziani ritornano soli.
Queste scene commoventi hanno fatto piangere molti cinesi all'estero, toccando la corda dell'amore per la famiglia e per la terra natale.
E naturalmente i moltissimi cinesi che in Cina vivono lontano dai genitori…
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