"Lama degli uccelli" Tashi Sengge: pratica fuori monastero
  2016-09-18 15:03:00  cri

Tashi preferisce registrare gli uccelli da lui osservati ricorrendo alla pittura. Nel 1985, durante la ricostruzione del monastero Baiyun, ha invitato due pittori a dipingere la Tangka. Il monastero ha scelto 20 lama piccoli come assistenti dei pittori, aiutandoli a macinare i pigmenti, e il 15enne Tashi era uno di loro. Dopo il completamento del progetto, Tashi ha ricevuto dei doni dai pittori: pennelli e tecniche pittoriche.

Tashi ha iniziato subito a dipingere le specie di uccelli che preferiva, e il primo è stato proprio la casarca comune che era solito vedere sul lago intorno casa. Tuttavia all'inizio gli uccelli che dipingeva non erano affatto simili all'originale. "Le parti rosse erano troppo rosse e quelle gialle troppo gialle, molti aspetti non andavano bene" , ricorda Tashi.

Allora non poteva permettersi il lusso di comprare una macchina fotografica, e quando guardava gli uccelli portava un registratore. Mentre gli uccelli volavano sopra la sua testa, Tash iniziava a "fare il soliloquio" verso il registratore, descrivendo le caratteristiche osservate come a esempio il colore delle ali, le proporzioni tra ali e corpo, e il loro aspetto in volo.

Quando faceva ritorno al monastero di notte, scriveva le informazioni registrate sul suo libretto, e poi dipingeva facendo riferimento agli appunti registrati. Pian piano, gli uccelli dipinti da Tashi hanno non solo iniziato ad avere una forma più simile all'originale ma anche ad avere maggior espressione. La sua reputazione di bird watching e di pittura degli uccelli ha iniziato a diffondersi sull'altopiano Qinghai-Tibet. Quando i pastori incontravano gli uccelli feriti per strada, li mandavano da Tashi per farli curare; se gli amici intendevano incontrare Tashi, fingevano "di aver trovato un nuovo tipo di uccello", alla quale notizia lui accorreva subito.

Il 27enne Tashi ha ottenuto la laurea di Geshe dal monastero di Gelug di Buddismo tibetano, diventando un "Khenpo", che è competente in classici buddisti ed è in grado di assumere la carica di abate. Una volta laureato tuttavia, non è rimasto al monastero, contrariamente a quanto avrebbero voluto i suoi genitori, ed ha scelto una vita tra le montagne, come gli uccelli che volano in cielo. 

Tashi ha affermato di non aver mai capito il motivo per cui i suoi genitori lo avevano mandato al monastero. Dopo quell'esperienza, la sua aspirazione per la libertà diventò maggiore di quella dei suoi coetanei.

Per poter osservare più uccelli, Tashi scalava montagne e guadava fiumi, e non temeva le tempesta. Qualche volta, dormiva in montagna, rischiando anche di essere attaccato dai lupi.

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