Zhengzhou III: musica, arte e gastronomia
  2014-01-27 09:48:47  cri

Il fondatore, Huang Guorui, l'ho incontrato nel suo ampio studio all'ultimo piano della casa avita della sua famiglia. I suoi grandi dipinti ad olio, su toni grigi, tappezzano le pareti, insieme a dipinti ad inchiostro tradizionali. "Questa è la mappa del nostro villaggio, Shifo. Prima scarico da Google la mappa del posto, la dipingo e poi faccio firmare la gente che ci abita, così completiamo insieme l'opera. Questo è solo l'inizio, di seguito dipingerò le mappe di Beijing, Wenchuan, e del World Trade Centre di New York, di Roma, insomma di siti che mi interessano, e le porterò a firmare ai locali in cinese, e a New York, ovviamente, in inglese. Ogni mappa ha un video di 5 minuti da esibire insieme alle mostre."

Accanto alla mappa, ho notato un'altra opera, un dipinto con di fronte 108 pesciolini di ceramica appesi con dei fili al soffitto, rappresentanti 108 artisti del villaggio. Huang Guorui spiega che il mondo sta cercando di capire gli elementi cinesi, allora ha realizzato la serie bianca dei pesci utilizzando il numero 108, che ha un significato speciale in Cina.

Huang Guorui si è trasferito a New York nel 2000 ed è tornato in Cina nel 2006, ma ogni anno torna negli States al minimo due volte. Ama cambiare stile, perché secondo lui un artista deve riflettere su tanti temi e cambiare, e non fermarsi su uno solo. Circa la prossima distruzione del villaggio e il trasferimento in una nuova sede nelle vicinanze, ha detto: "Vogliamo costruire una zona d'arte moderna, trendy, che gli artisti possano accettare. In Cina molti artisti vivono nei villaggi, ma noi saremo gli unici a fare una cosa del genere. Qui ci sono ampi spazi a poco prezzo, di cui gli artisti hanno bisogno. A Beijing, Songzhuan non è stabile, e a '798' gli affitti sono troppo alti, qui i prezzi sono decenti. Ci saranno gallerie d'arte, servizi vari, bar, caffetterie, insomma tutto ciò che serve agli artisti".

Però mi spiace che la comunità di artisti si sgretoli: dei più di 200 originari, molti se ne sono già andati, ma alcuni rimangono, fra cui l'artista della ceramica Li Hongbin, di 41 anni, autore di opere sia astratte che tradizionali, al villaggio dal 2006: "Gli artisti amano la libertà, ma non possono del tutto chiudersi in sé stessi, hanno bisogno di scambi. Qui posso incontrare molta gente. Mi sposterò nel nuovo villaggio costruito da Huang Guorui. Nel 2008 qui c'erano molti artisti e attività, ora è finito, ma riprenderemo laggiù."

Il giovane Wang Xiangrong ha 27 anni, vive nel villaggio dal 2009, e dipinge ad olio e materiali misti dei grandi macchinari: "Adesso dipingo soprattutto dei macchinari, davanti a casa mia c'è una fabbrica di trattori, vecchi e nuovi, che mi hanno ispirato. Prima dipingevo personaggi dei cartoni animati. Huang Guorui ci offre una piattaforma di informazioni sull'arte cinese e straniera, comunichiamo e abbiamo contatti con artisti esterni, quindi l'anno prossimo mi sposterò nel nuovo villaggio."

Ora lasciamo il villaggio di artisti di Shifo, presso Zhengzhou, e andiamo al ristorante! Seduto a un tavolo, il signor Zhao, di mezza età, che sta affrontando una grossa ciotola di fettuccine Huimian, mi ha detto:

"Apprezzo molto gli Huimian del ristorante Heji, con contorno di carne ovina, che mangio sin da giovane. Noi dello Henan amiamo molto la pasta, soprattutto gli Huimian, che però non si possono preparare a casa, allora vengo qui".

Gli Huimian piacciono anche ai giovani vero? Eccome! La giovane Ma Xindi, una studentessa unversitaria, al ristorante con altre due amiche, mi ha detto: "Anche i giovani amano gli Huimian, al Kentacky ci andiamo poche volte, preferiamo Heji, che è il miglior ristorante di Huimian, il gusto è unico!"

Accanto alle tre ragazze, quattro signori stavano mangiando di gusto. Uno di loro, Peng Weixin, mi ha detto: "Vengo spesso qui, ho cominciato da giovane a mangiare gli Huimian, allora costavano pochi 'mao' alla ciotola, e continuo ancora adesso che ne ho 50. Gli Huimian di Heji hanno un brodo denso e profumato, e sono sempre di ottima qualità, come all'inizio".

Questi quattro vecchi amici si riuniscono al ristorante Heji una volta alla settimana per godersi gli Huimian e degli antipasti freddi, innaffiandoli con della buona grappa. Trovano che gli Huimian fanno bene alla salute, sono nutrienti, soprattutto d' inverno. Accanto a loro, ho notato una famiglia di tre generazioni, zia, mamma e nipote. "Mi chiamo Pei Tongchang, ho 7 anni e mezzo, mi piacciono gli Huimian, riesco a finire una ciotola!"

E infatti sono proprio buoni! Il brodo è denso, la carne è delicata, e la pasta morbida. Ma per saperne di più, ora diamo la parola al cuoco del ristorante Heji, Mai Jianguo: "Lavoro qui da quando avevo 16 anni, adesso ne ho 50. Le caratteristiche degli Huimian sono: la pasta, che è buona, e il brodo, che è ricco e non unto, il che attira molti clienti. Vendiamo un migliaio di ciotole al giorno, e la farina e la carne le compriamo da fornitori fissi, che ci garantiscono la qualità".

Nella preparazione degli Huimian, la stiratura della pasta è spettacolare: si preparano i pezzi di pasta, si amalgamano e si stirano, facendo girare le strisce di pasta come nel salto della corda. La cottura richiede solo un minuto, quindi è velocissima. Qual è il segreto della bontà degli Huimian? Il brodo, che contiene ben 10 ingredienti speciali!

Di fronte ad una grande ciotola di Huimian, vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla prossima settimana!


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