Non sono io a cantare, ma Maria Callas...
  2016-01-04 17:32:38  cri

Per chi frequenta spesso il Teatro alla Scala di Milano e il Festival lirico dell'Arena di Verona, o non si perde mai la pagina di critica musicale dei maggiori giornali italiani, Hui He è senz'altro un nome noto. In Cina, dove il cognome precede il nome, questo famoso soprano, che si è esibito sui sei maggiori palcoscenici del mondo, si chiama He Hui. Nata nel 1972 nell'antica città di Xi'an, si è diplomata nel 1994 al Conservatorio della città.

Per puro caso

He Hui ha studiato musica per puro caso. All'inizio dell'estate del 1990, come tutti gli altri studenti delle superiori, stava preparando gli esami di ingresso all'università, quando, nel corso di una serata organizzata dalla scuola, incoraggiata dai compagni, si è messa a cantare. Il professore di matematica Yang fu talmente colpito dalla sua voce profonda che la portò subito da un insegnante di bel canto che abitava nelle vicinanze. Questa serata ha cambiato la vita alla giovane. In realtà He Hui amava cantare sin dall'infanzia, ma, timida e introversa, non osava farlo in pubblico, esibendosi al massimo a bassa voce per i compagni dopo le lezioni. "Allora il mondo della musica era lontano, irraggiungibile per me, ma le parole del professor Yang hanno acceso la mia passione". La decisione di partecipare all'esame di ammissione al Conservatorio di Xi'an arrivò quando mancava solo un mese, il che significa che He Hui, che non aveva mai ricevuto una formazione vocale, si dovette dotare di una certa professionalità... in soli trenta giorni.

Presa la decisione, la giovane, eccitatissima, si alzava ogni giorno alle cinque, senza che i genitori dovessero chiamarla, e correva sulla riva del fiume Hanjiang. Non sapendo come esercitarsi, cantava a pieni polmoni tutti i motivi che conosceva, e poi alle sette si precipitava a scuola a ripassare. "Traboccavo di energia. E' stata proprio quest'energia a portarmi sulla mia strada".

Un mese dopo supera l'esame di ammissione al Conservatorio di Xi'an. Sentita per la prima volta la Bohème nella sala audio del Conservatorio, senza capire né la lingua né la trama dell'opera, fu scossa fino al pianto. "Ah! Al mondo si può cantare anche così!" In un attimo l'opera lirica mise radici in lei, scatenando un'inesauribile passione. Era la migliore studente del conservatorio, vi rimaneva a studiare anche durante le vacanze estive e invernali.

Tuttavia, ancora timida, dava solo il 70 per cento di sé quando cantava in pubblico. L'attrice del Teatro di Xi'an Yu Shuhe, che le insegnava recitazione, le confidò: "In realtà, è la tua vanità che devi vincere, non temere di esporre le tue debolezze". L'osservazione le aprì gli occhi. "Quando si è in grado di affrontare le proprie carenze e di vedere il proprio ego, tutto il peso scompare" ricorda He Hui oggi.

"Mentre infuria la tempesta, cammina con fiducia, come nulla fosse: in questo sta la vittoria". Dopo aver vinto sé stessa, He Hui ha iniziato a dare piena voce alle sue emozioni e ad interpretare egregiamente ogni ruolo.

Nel 1998 il Grande Teatro di Shanghai allestì per la sua inaugurazione l'Aida, in collaborazione con il Teatro comunale di Firenze. Era la prima volta che He Hui interpretava il ruolo di Aida in un'opera completa. Eccitatissima, non si risparmiava nelle prove, cantando ogni giorno tutti i brani, dall'inizio alla fine. "Allora pensavo che se in questa vita potessi solo cantare quest'opera, sarei già soddisfatta!" A 26 anni, traboccava d'amore per la lirica, ma non pensava ancora che la sua vita sarebbe sempre rimasta legata all'opera.

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