Non sono io a cantare, ma Maria Callas...
  2016-01-04 17:32:38  cri

Un forte spirito professionale

Il talento è un dono della natura agli artisti di successo, ma il successo non prescinde dalla preparazione.

La professione di cantante d'opera è molto dura. L'intonazione, il ritmo, la recitazione, l'emozione, il coordinamento con gli altri cantanti e con il direttore d'orchestra, come affrontare gli imprevisti, tutto avviene all'interno della musica. "Uno spettacolo è un processo che richiede alta concentrazione, forza fisica e mentale".

Rispetto ad altre forme d'arte, l'opera lirica induce un senso di solitudine. Ogni atto dura più di mezz'ora, il pubblico è muto e dal palco il cantante vede solo una massa scura. "Dialogare con il cuore con il pubblico, entrando nel frattempo nel ruolo: la solitudine dell'artista davanti al pubblico richiede una grande forza interiore". Nessun microfono o pre-registrazione. Una buona interpretazione in scena si basa solo sul livello di professionalità. "I teatri stranieri continuano ad invitarmi, dando un riconoscimento a una cantante cinese, perchè? Solo per il mio spirito professionale."

Anche se ha interpretato più di 140 volte il ruolo di Madama Butterfly e più di 130 volte quello di Aida, ogni volta che la musica inizia He Hui ha sempre l'impressione di essere in scena per la prima volta. "Spero sempre di innovare l'interpretazione dei ruoli, iniettandovi una carica nuova". L'arte non ha limiti, e neppure i ruoli più conosciuti vanno presi alla leggera. Secondo lei nessuna interpretazione è perfetta, da anni lei stessa e' il suo critico più esigente. "Se in certi punti l'interpretazione è carente, me ne dispiaccio a lungo e spero sinceramente che la volta successiva vada meglio".

He Hui, molto severa verso sè stessa, non è però mai puntigliosa verso gli altri. "Senza astio, non si ripete l'errore", "fra tre persone che passano per strada, deve esserci il mio maestro", ecco la saggezza che ha ricavato dall'educazione tradizionale cinese, lei che si definisce infatti "una cantante cinese". "Quando sono all'estero, mi avvolgo sempre nella nostra bandiera. Ovunque vada, il mio atteggiamento induce una considerazione verso la Cina, per cui cerco sempre di essere cortese al massimo."

Spirito professionale e saggezza del suo paese natale, così He Hui ha ammaliato il mondo. Ha partecipato a produzioni di grande livello con registi teatrali di fama mondiale come Franco Zeffirelli, Damiano Michieletto e Giancarlo Del Monaco e con noti cantanti. Insieme al celebre baritono Ambrogio Maestri e al grande tenore Marco Berti ha formato un solido trio dell'Aida. Il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro dell'Opera di Chicago, la Staatsoper di Vienna, la Deutsche Oper di Berlino... gli inviti arrivano dai più prestigiosi teatri dell'opera del mondo. Inoltre è soprano fisso del Festival lirico dell'Arena di Verona.

A cavallo fra due culture, He Hui incarna sia la modestia dei cinesi che la vivacità degli italiani, in un'interazione continua con chi le sta vicino. Oggi l'opera lirica è in piena fioritura in Cina, prova ne è che in soli sette anni il Grande Teatro Nazionale Cinese ha allestito ben 38 opere di livello mondiale. He Hui dice che ora sempre più cinesi vanno in Italia a studiare musica e sicuramente in futuro sempre più cantanti cinesi saliranno sulla scena internazionale. "E se un giorno non canterò più, di certo insegnerò. Fino a quando gli allievi diventeranno migliori di me".

 


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