La concretezza del lavoro congiunto di Cina ed Italia in campo tecnico-scientifico: più tecnologia, più risultati sul mercato.
Lei una volta ha affermato che solo una maggiore partecipazione delle imprese può rafforzare la vitalità del mercato della cooperazione per l'innovazione tecnico-scientifica. Ad oggi, quante imprese cinesi e italiane collaborano? Quali facilitazioni offrono loro i due Paesi?
E' vero, le imprese sono il perno della cooperazione per l'innovazione. Alla Settimana dell'innovazione Cina-Italia hanno partecipato circa cento imprese di Beijing, Shanghai, Tianjin, Jiangsu, Jilin, Hebei e Guangdong ed oltre 500 rappresentanti italiani, che sono solo una minima parte delle imprese partner in questa piattaforma. Con l'aiuto del Centro di trasferimento tecnologico sino-italiano adesso le imprese innovative cinesi e italiane possono mettere in rete i propri propositi di trovare dei partner, trattare "one to one" ai Forum dell'innovazione e in altre iniziative e tenere dei meeting specializzati su tecnologie quali la combustione senza fiamma e la medicina cardiovascolare. Possono anche godere di una serie di facilitazioni per la tutela della proprietà intellettuale, la consulenza legale e i finanziamenti.
Il futuro della cooperazione bilaterale nell'innovazione tecnico-scientifica?
Gli spazi sono enormi. Per motivi storici l'Italia è molto forte nella ricerca sulle scienze di base e i due Paesi cooperano da lungo tempo, ad esempio, nell'astrofisica, nella fisica delle alte energie. Sono convinto che con l'aumento degli investimenti della Cina nelle ricerche di base e la ripresa dell'economia italiana la cooperazione si amplierà notevolmente. Come dicevamo, la caratteristica di questa collaborazione è la concretezza: maggiore è la componente tecnologica, maggiori sono i risultati apprezzabili dal mercato. Perciò continueremo, come pure continuerà e si rafforzerà la collaborazione nell'innovazione stimolata dal trasferimento tecnologico ed anche la cooperazione per l'high tech e l'industria potrebbe diventare in breve tempo una realtà. Concludendo, i premier di Cina e Italia hanno partecipato al Forum dell'innovazione Cina-Italia al Politecnico di Milano e l'intervento del premier Li Keqiang in particolare è suonato indubbiamente come un enorme incoraggiamento a progredire nella cooperazione tecnico-scientifica bilaterale. Tutto questo mi convince perciò che le prospettive siano davvero positive.