Dopo mezzogiorno è il momento della giornata in cui la giovane americana Stephanie Roach è più occupata. Come istruttore dell'area di Beijing del progetto per gli studenti americani IES (Institute for International Education of Students), a mezzogiorno, dopo le lezioni, è sempre circondata dagli studenti. Questa ragazza nata negli anni '90 risponde con pazienza ai loro problemi di studio e di vita, come se fosse una sorella.
"Questo è il mio lavoro. Penso che per i ragazzi lo studio in Cina sia molto importante, quindi voglio lavorare con impegno per loro."
Stephanie Roach ha studiato all'Università di lingue straniere di Beijing nel 2010 nel quadro di un programma di scambi, e si è subito resa conto che per gli studenti appena arrivati a Beijing, le difficoltà della lingua e l'ignoranza delle strutture del campus, del modello di insegnamento e della struttura dei corsi ostacolano il loro adattamento alla vita e all'ambiente locale. Dopo la laurea, allora, non ha fatto la scelta che fanno tutti gli studenti di cinese americani, ossia di andare a lavorare all'ambasciata e alla camera di commercio, ma ha deciso di rimanere a Beijing come istruttore degli studenti americani.
"Anch'io trovo che lavorare all'ambasciata sia bello, e ci ho anche fatto un pensierino, ma poi pian piano ho scoperto che preferisco lavorare con gli studenti. Nel febbraio dell'anno scorso ho fatto domanda di lavoro all'IES per poter tornare in Cina attraverso il progetto degli studenti americani. Da quando ero al primo anno del liceo, abbiamo accolto in casa degli studenti stranieri, ogni anno di paesi diversi, che sono diventati parte della nostra famiglia. Penso che lo studio all'estero sia un'esperienza indispensabile nella vita, senza la quale non si può capire il mondo. Per questo sono molto interessata al lavoro degli studenti all'estero."
Con il sempre maggiore interesse per lo studio della lingua cinese nel mondo, negli ultimi anni sempre più studenti stranieri hanno scelto la Cina come destinazione di studio. Per farli adattare meglio all'ambiente di vita e di studio in Cina, molti progetti di studio sono stati dotati di istruttori. Per esempio il progetto IES, a cui lavora Stephanie, ha ben 5 istruttori nella sola Beijing.
Allora, cosa fa in pratica la nostra Stephanie? Ella dice che oltre a risolvere le difficoltà di studio e di vita dei ragazzi, organizzare attività culturali e sportive e trattare i casi d'emergenza, impiega un mucchio di tempo a fare da 'sorella'. Per far integrare più rapidamente gli studenti in Cina e a Beijing, Stephanie e i suoi colleghi devono avere ogni giorno delle nuove idee:
"La cosa più importante è organizzare delle attività relative ai cinesi e alla cultura cinese. Per esempio, il prossimo martedì abbiamo il party 'Notte di Las Vegas' , in cui si gioca a mahjong e a poker. Inoltre ogni semestre gli studenti possono viaggiare per due settimane in Cina insieme agli insegnanti".
Stephanie spesso condivide con gli studenti il concetto che visto che sono venuti in Cina, devono avere sempre l'atteggiamento "del bicchiere vuoto", da riempire di propria iniziativa con la cultura e con la tradizione cinese.
"Devi vuotare il tuo bicchiere, ossia quando il bicchiere è pieno, non ti rendi conto degli aspetti positivi della Cina, ma quando è vuoto, riesci ad accettare cose nuove."