Attenzione all'Esposizione internazionale dell'istruzione 2011 della Cina
  2011-10-26 16:15:40  cri

Il 15 ottobre a Beijing si è inaugurata l'Esposizione internazionale dell'istruzione 2011, in cui sono stati presenti oltre 500 istituti superiori e università provenienti da 36 paesi e regioni e oltre 2000 rappresentanti venuti sul posto per fare scambi con gli studenti cinesi.

Sappiamo che la Cina è diventata il primo grande paese esportatore di studenti cinesi all'estero, quindi sempre più univeristà straniere prestano molta attenzione a questo mercato. Nello stesso tempo, gli studenti cinesi possono avere un'ulteriore occasione per condividere le risorse d'istruzione di eccellenza dei vari paesi.

Il più grande e autorevole in Cina, il Salone internazionale dell'istruzione è definito il "barometro" del mercato cinese per lo studio all'estero. Questa edizione da cosa è stata caratterizzata? E quali nuovi sviluppi e tenzende sono emersi? Oggi, andiamo a vedere il Salone internazionale dell'istruzione della Cina.

Durante questa esposizione, 20 organizzazioni di istruzione nazionali con i loro istituti superiori, sono stati i protagonisti assoluti, così da garantire la qualità delle scuole, delle informazioni e della comunicazione. Il vice direttore dell'associazione cinese per gli scambi internazionali dell'istruzione, Zong Wa, ha illustrato: "Quest'anno, l'esposizione ha attirato 20 delegazioni al livello statale, quasi tutti i paesi sono stati

Il punto centrale dell'esposizione è stato il meccanismo dell'ospite d'onore allo scopo di dimostrare appieno le risorse dell'istruzione e le università di eccellenza di un paese. Grazie all'anno della cultura cinese in Italia, l'Italia è ospite d'onore dell'esposizione 2011.

L'Associazione Uni-Italia ha organizzato la delegazione statale composta da 22 istituti superiori d'arte ed università. Durante questa edizione, alcune delle più famose università italiane hanno fatto la loro prima apparizione collettiva, per esempio, Università di Bologna , Università Bicocca, Università Bocconi, Università di Modena e Reggio Emilia, quanto all'arte, Polimoda, nuova accademia di belle arti di Milano, istituto Marangoni.

In cosa si distingue il padiglione della delegazione italiana? Ascoltiamo che cosa ha risposto Alberto Ortolani, direttore dell'Associazione Uni-Italia che ha organizzato la delegazione italiana.

"Credo che abbiamo le eccellenze. Io non sono un conoscitore del mondo universitario così come lo sono i professori in questa sala, credo che abbiamo le eccellenze. L'abbiamo detto prima, il problema secondo me e' quello di far conoscere il nostro sistema al mondo perchè noi purtroppo, secondo quello che ho vissuto come esperienza negli ultimi anni, non abbiamo un sistema paese, non abbiamo un'agenzia nazionale, non abbiamo un sistema di comunicazione come paese Italia. "

Per quanto riguarda gli studenti nati negli anni '90, sia per coloro che vogliono andare a studiare all'estero o coloro che già ci sono stati, per la stragrande maggioranza è possibile comprendere in modo più approfondito i loro interessi, le preferenze in ambito lavorativo e di specializzazione, prefiggendosi obiettivi chiari ed individuando il paese estero nel quale studiare.

Tali richieste hanno spinto gli istituti e università all'estero ad adattarsi ai cambiamenti e proporre discipline di eccellenza per gli studenti cinesi. Abbiamo visto infatti che gli istituti e università hanno portato sia discipline tradizionali sia quelle con una potenzialità lavorativa.

La delegazione degli Usa ha proposto discipline di eccellenza, per esempio, ingegneria elettronica, informatica, industria dell'informazione, scienze e commercio. Secondo quanto emerso, nel 2010, l'ambasciata americana in Cina ha concesso circa 100 mila vista agli studenti cinesi e agli scambi di studio, con un aumento del 30% rispetto al 2009, la Cina è diventata un paese con maggiori studenti negli Usa.

Anche la Gran Bretagna, secondo quanto reso noto, nel 2010, ha concesso 43 mila vista di studio, con un aumento del 20% rispetto al 2009, Attualmente, in Gran Bretagna ci sono oltre 90 mila studenti cinesi. Durante questa edizione dell'esposizione, la delegazione britannica ha presentato le discipline d'arte e disegno, media, ingegneria, legge e tecnologia digitale.

La delegazione francese ha proposto le discipline scientifiche, commercio, moda e amministrazione d'arte. Nel 2010, ci sono 10 mila setto cento studenti cinesi che hanno studiato in Francia e finora, il numero di studenti cinesi in Francia ha raggiunto circa le 30 mila unità.

La delegazione tedesca ha proposto le discipline di scienze ed ingegneria. Sappiamo che la Germania non è tradizionale un paese di immigrati cinesi, tuttavia, attualmente sta adottando politiche per attirare immigrati di talento allo scopo di promuovere la propria tecnologia attraverso il processo dell'immigrazione.

Visto che nel 2009, la Cina e la Spagna hanno firmato accordi di legalizzazione dei curriculum e titoli di studi, la Spagna ha attirato più studenti cinesi, e le spese di studio rispettivamente basse e la nuova aspettativa d'occupazione sono i fattori principali.

Durante l'esposizione, oltre ai paesi per lo studio all'estero tradizionali come Usa, GB, Francia, Giappone ecc, i paesi meno popolari in precedenza come Svezia, Argentina e Fiji vogliono in egual misura entrare in questo mercato.

Gli elementi che attirano maggiormente gli studenti cinesi riguardano l'aspettativa d'occupazione, le discipline di eccellenza, il sistema di visto e tasse scolastiche ecc.

A partire del 2005, il governo italiano ha lanciato il programma "Marco Polo" per promuovere gli scambi accademici mentre nel 2009 è stato presentato il piano "Turandot" allo scopo di attirare gli studenti cinesi di disegno, arte e musica a studiare nel paese, in particolare a partire del 2009, l'aumento del numero degli studenti cinesi è rimasto al 30%. Il responsabile della parte cinese dell'associazione Uni-Italia Xing Jianju ha illustrato:

"Attualmente, ci sono oltre 10 mila studenti cinesi in Italia in vari ambiti di studio. In particolare, dopo il 2008, il numero di studenti cinesi che a proprie spese scelgono l'Italia, ha avuto un aumento rapido "

Oltre all'aumento del numero, anche la qualità si sta elevando, per esempio ci sono i laureati di istituti e università eccellenti, studenti e personale mandati dal governo e quelli nella cooperazione tra università.

Abbiamo visto che il range di discipline scelte dagli studenti cinesi varia dalla moda, arte e architettura, ingegneria a quelle di beni culturali, restauro, coltivazione dell'uva e produzione del vinto e tecnologia biologica.

Per ragioni economiche, la provenienza degli studenti cinesi che vogliono studiare in Italia si concentra nelle provincie del Jiangshu e del Zhejiang. Gli studenti dello Henan, Shandong, Sichuan e Guangdong stanno aumentando.

Durante l'esposizione, abbiamo intervistato gli studenti, ora ascoltiamo i loro commenti in merito.

"Sto studiando lingua italiana all'università di Perugia, oggi accompagno una mia amica.L'Italia è un paese pieno di cultura, e anche se il livello di sviluppo economico è ancora inferiore rispetto a quello di Germania e Francia, tuttavia in questo paese si può godere una buona qualità di vita e un buon ambiente di studio."

"Desidero studiare all'estero, e sono qui per conoscere la situazione del mercato di studio all'estero. Secondo me, l'Italia è famosa per le discipline di arte e moda."

"Voglio studiare l'opera, secondo me, la mia prima scelta è l'Italia, dopotutto l'opera è d'origine italiana, comunque tutto l'ambiente europeo è buono."

"Abbiamo visto che gli studenti cinesi hanno un'ambia scelta di paesi in cui studiare, speriamo che più studenti cinesi possano trovare i paesi di studio che preferiscono e più studenti cinesi possano andare in Italia."

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