xiǎo chí yáng wàn lǐ
小 池 杨 万 里
quán yǎn wú shēng xī xī liú
泉 眼 无 声 惜 细 流 ,
shù yīn zhào shuǐ ài qíng róu
树 阴 照 水 爱 晴 柔 。
xiǎo hé cái lòu jiān jiān jiǎo
小 荷 才 露 尖 尖 角 ,
zǎo yǒu qīng tíng lì shàng tóu
早 有 蜻 蜓 立 上 头 。
Yang Wanli (1124-1206) è un poeta della dinastia dei Song meridionali originario di Jishui, nell'attuale provincia del Jiangxi. Le sue poesie sono popolari e fresche, scorrevoli e naturali, con tema principale il paesaggio naturale di monti e acque, al punto che i suoi amici dicevano scherzando: "I monti e le acque hanno paura di vederti!"
La poesia esprime l'amore del poeta per la vita. Tramite la descrizione dell'acqua di sorgente, dell'ombra degli alberi, dei fiori di loto e delle libellule, egli tratteggia un quadro vivace, semplice e naturale, impregnato di infinita vitalità e interesse per la vita: la sorgente emette lentamente l'acqua, come ne facesse tesoro; nell'atmosfera dolce del tempo sereno, gli alberi verdi amano inserire la loro ombra nell'acqua dello stagno; gli angoli appuntiti delle foglie sottili del loto sporgono dalla superficie dell'acqua, dove amano posarsi le libellule birichine. La poesia delinea in modo vivace e dettagliato una nuova scena ricca di vitalità e dinamicità dello stagno all'inizio dell'estate, per esprimere i nuovi esponenti emergenti.