bó chuán guā zhōu wáng ān shí
泊 船 瓜 洲 王 安 石
jīng kǒu guā zhōu yī shuǐ jiān
京 口 瓜 洲 一 水 间 ,
zhōng shān zhǐ gé shù chóng shān
钟 山 只 隔 数 重 山 。
chūn fēng yòu lǜ jiāng nán àn
春 风 又 绿 江 南 岸 ,
míng yuè hé shí zhào wǒ huán
明 月 何 时 照 我 还 ?
Wang Anshi (1021-1086) è un poeta della dinastia dei Song settentrionali, originario dell'attuale provincia del Jiangxi. Come un famoso politico dell'ala riformatrice, le poesie del suo periodo iniziale riflettono per lo più la realtà politica, storica e sociale, comprendendo spesso teorie filosofiche e citazioni letterarie. In tarda età, dopo essersi ritirato a Jinling,passò a descrivere la vita di riposo, con uno stile fresco ed elegante.
Nel 1068 il poeta lasciò la sua casa a Jiangning, raggiungendo in barca lungo il Fiume Azzurro la capitale del tempo, Kaifeng. Passando per Jingkou, incontrò l'amico monaco buddista Baojue, presso cui si fermò una notte. Poi, attraversato il Fiume Azzurro, la barca attraccò a Guazhou. Guardando la riva opposta dove si trovava l'amico, nacque in lui un sentimento di dolore per la partenza. Non riusciva neppure più a vedere la sua casa a Jiangning, separata da diverse montagne, il che provocò in lui una nostalgia illimitata. Era l'inizio di primavera, tirava un venticello, e guardando intorno, tutto era verde. Sebbene fosse diretto alla capitale per un importante incarico della corte e fosse molto felice, sperava ancora di emanciparsi quanto prima dagli affari politici, e ritornare alla sua vita quieta e rilassata.