huí xiāng ǒu shū hè zhī zhāng
回 乡 偶 书 贺 知 章
shào xiǎo lí jiā lǎo dà huí
少 小 离 家 老 大 回
xiāng yīn wú gǎi bìn máo shuāi
乡 音 无 改 鬓 毛 衰
ér tóng xiāng jiàn bù xiāng shí
儿 童 相 见 不 相 识
xiào wèn kè cóng hé chù lái
笑 问 客 从 何 处 来
He Zhizhang (659-744) fu un poeta della dinastia Tang, originario della provincia del Zhejiang, già famoso sin da giovane per le sue composizioni. Amava bere, e insieme a Li Bai, Zhang Xu e altri, fece parte degli "otto immortali amanti del vino". Le sue poesie sono fresche, luminose e interessanti.
La poesia pare semplice, ma ha un ricco sostrato interno. Le prime due frasi descrivono il ritorno al paese del poeta vagabondo, in un racconto leggero colmo di un'eccitazione ed emozione indescrivibili. Il poeta si trova in un ambiente familiare, ma anche sconosciuto. Per strada si sente inquieto: quando ha lasciato il paese,era giovane e ricco di talento, mentre oggi, al ritorno, ha le tempie quasi calve e sospira con emozione. La terza e la quarta frase passano drammaticamente dall'autoritratto colmo di emozione alla scena della domanda dei bambini sorridenti. Per i bambini è solo una semplice domanda, ma per il poeta è un colpo pesante, che provoca un'emozione infinita. La tristezza della vecchiaia e della malattia e del passaggio da padrone di casa ad ospite è contenuta in questa domanda all'apparenza comune. La poesia termina con la domanda.
Descrivendo con poche parole la sensazione comune di tutti i vagabondi, da più di un millennio questi versi continuano a scuotere nel profondo i lettori cinesi.