jiāng xuě liǔ zōng yuán
江 雪 柳 宗 元
qiān shān niǎo fēi jué
千 山 鸟 飞 绝 ,
wàn jìng rén zōng miè
万 径 人 踪 灭 。
gū zhōu suō lì wēng
孤 舟 蓑 笠 翁 ,
dú diào hán jiāng xuě
独 钓 寒 江 雪 。
Liu Zongyuan (773-819), è un poeta della dinastia Tang originario dell'attuale Yongji, nella provincia dello Shanxi. Egli partecipò alla riforma "Yongzhen". Dopo il fallimento della suddetta riforma, fu più volte mandato in esilio, e alla fine morì ricoprendo la carica di governatore di Liuzhou. E' un famoso narratore e uno degli "otto scrittori della dinastia Tang e Song". Anche le sue poesie sono molto belle, di livello pari a quello di Wei Yingwu, per cui vengono definite "Weiliu".
Il poeta, con solo 20 caratteri, ci porta in un'atmosfera quieta e fredda: "Sulla superficie del fiume, dove nevica, un pescatore pesca da solo su una barchetta. Forse non riesce a pescare niente".
Quello che il poeta intende dirci è che non contano la solitudine e l'ambiente severo, se abbiamo fede e costanza, anche nell'ambiente peggiore nessuno può distruggerci. Nella poesia il pescatore è in realtà il ritratto del poeta, solo e risoluto: nonostante i costanti esili e attacchi, egli è sempre inflessibile e mantiene un atteggiamento calmo, persistendo nei propri ideali. Il profondo significato della poesia merita la nostra conoscenza.