Il fascino storico di Xi'an
  2013-06-18 16:32:54  cri

Il patrimonio culturale permette di sfogliare e di conoscere i capitoli della storia della vita e dello sviluppo dell'umanità. Capitale di 13 antiche dinastie cinesi, Xi'an ha una storia urbana di oltre 3000 anni e una storia di capitale di oltre 1100 anni, il che la rende una delle capitali cinesi di più dinastie e di maggiore influenza nella storia cinese. Grazie a ciò, conta un gran numero di siti e di reperti culturali. Nell'odierno programma, vi porteremo in visita a Xi'an, per goderne insieme lo speciale fascino storico.

Ecco di seguito le tre domande del programma odierno:

1.      Come si chiama lo strumento musicale portato alla luce nel sito di Banpo?

2.      Chi è stato il primo a scoprire i guerrieri e i cavalli di terracotta dell'imperatore Qinshihuang?

3.      Qual è il maggiore tesoro del Museo di Storia dello Shaanxi?

State ascoltando una melodia per Xun. Dalle ricerche archeologiche è emerso che il Xun è uno strumento musicale risalente all'epoca preistorica, scoperto per la prima volta nel sito di Banpo, presso Xi'an, sede 7000 anni fa di una società di tipo matriarcale. Il Xun ha un registro profondo e malinconico e una tonalità persistente e tipica. Gli antichi cinesi chiamavano il suo suono "la voce dell'autunno", perché ascoltandolo pare di aprire una porta fra uomo e natura, che permette di toccare con  mano l'autunno quieto e dorato, che induce a riflettere. Le distese di foglie cadute fanno scomparire la malinconia. In un batter d'occhio, il tempo passa e il dolore ricompare. Ecco perché il Xun era chiamato "la voce dell'autunno".

Lo straordinario fascino culturale e la lunga storia del Xun lo rendono indimenticabile. Oggi il Xun di terracotta è utilizzato in pressoché tutte le orchestre tradizionali cinesi. Numerosi musicisti hanno composto arie per Xun, ridando così vita a questo antico strumento musicale.

Naturalmente Xi'an è anche conosciuta per l'esercito dei guerrieri e cavalli di terracotta dell'imperatore Qinshihuang, definito l'"ottava meraviglia del mondo". Partendo da Xi'an in direzione est, in 30 minuti di autostrada si arriva al magnifico monte Lishan. Sul suo pendio nord, ricoperto di boschi, si trova un grandioso complesso di edifici, ossia il Museo dei guerrieri e cavalli di terracotta dell'imperatore Qinshihuang, famoso in tutto il mondo.

Ogni giorno moltissimi turisti stranieri visitano il museo. Nel 221 a.C., il primo imperatore Qin, Ying Zheng, fondò il primo Stato centralizzato, unificato, multietnico e autocratico della Cina, e si fece anche costruire un maestoso mausoleo. Un chilometro e mezzo a est del mausoleo, si trova un comune villaggio, Xiyangcun. Nel marzo del 1974, dei contadini del villaggio che stavano scavando un pozzo trovarono per caso dei frammenti di terracotta, ma non vi prestarono attenzione. Per fortuna un addetto alla tutela dei beni culturali si trovava sul posto, e dopo averli visti si accorse che si trattava di una grande scoperta, e riferì subito la situazione ai funzionari dell'Assessorato ai beni culturali del distretto. In questo modo è emerso l'esercito dei guerrieri e cavalli di terracotta, che ha stupito il mondo intero.

L'esercito presenta delle grandiose dimensioni, ed i reperti emersi sono di uno splendore assoluto. Le figure dei guerrieri e dei cavalli sono poderose, di grandezza più o meno naturale, e colpiscono per il realismo con cui sono state modellate, che ci permette di capire il vero aspetto dell'esercito Qin, ossia la sua composizione e le armi usate 2000 anni fa. Una visita equivale a passare in rassegna il valoroso esercito Qin. Il visitatore proveniente dal Venezuela, Antonio, ci ha detto:

 "E' stupendo! La vista dei guerrieri e dei cavalli dell'impertore Qinshihuang ci fa ritornare indietro nel tempo..."

Attualmente il Museo dei guerrieri e cavalli di terracotta dell'imperatore Qinshihuang accoglie 2 milioni di visitatori cinesi e starnieri all'anno, stupiti per la maestosità dello schieramento e incantati dalla raffinatezza dei cavalli e dei carri di bronzo. Questi reperti concentrano l'intelligenza e la bravura degli artigiani del passato e dimostrano l'alto livello scientifico e artistico dell'epoca Qin, il che riempie di ammirazione il pubblico cinese e straniero, da cui il detto: senza una visita ai guerrieri di terracotta, il viaggio in Cina non è completo.

Il profondo sostrato storico e culturale e la presenza di numerosi siti storici hanno dato a Xi'an il soprannome di "museo naturale di storia". Oltre ai guerrieri e ai cavalli di terracotta dell'imperatore Qinshihuang, un altro sito non va assolutamente perso, ossia il Museo di Storia dello Shaanxi, che conta più di 370.000 reperti, dagli utensili in pietra usati dall'uomo primitivo agli oggetti quotidiani usati dalla società cinese fino a 1840 anni fa.

Il museo vanta 18 reperti di livello statale, due dei quali non sono mai stati esposti all'estero. Uno è la coppa di agata incastonata d'oro a forma di testa di animale, di epoca Tang, scoperta nel villaggio di Hejia, alla periferia sud di Xi'an, nel 1970.

La guida del museo, Xu Xing, ci ha spiegato:

"Questo è il tesoro del nostro Museo, la coppa di agata incastonata d'oro a forma di testa di animale. Secondo la nostra valutazione, il suo possessore doveva avere un alto stato sociale, forse era un membro della famiglia reale, o addirittura l'imperatore stesso. Di conseguenza, nel 2002 l'Amministrazione statale dei Beni culturali ha promulgato l''Elenco completo dei beni culturali soggetti a divieto di esposizione all'estero', che prevede il divieto permanente per 64 reperti, e il n. 44 della lista è proprio il tesoro del nostro Museo".

A proposito del luogo di origine della coppa, esistono delle polemiche nel mondo accademico, tuttavia gli esperti hanno raggiunto il consenso che assomiglia al "ritone", un antico contenitore greco per vino. Il termine "ritone" è greco, e significa "scorrere". In basso contiene una cavità da cui usciva il liquido, con una funzione simile a quella dell'imbuto, e serviva per il vino sacro. Al tempo si pensava che in questo modo si potessero evitare gli avvelenamenti: alzando la coppa si beveva d'un fiato il vino in onore della divinità, quindi era spesso usata nei riti e nelle cerimonie di sacrificio. Questo tesoro statale simboleggia ricchezza e potere, è una nobile opera d'arte, e nel frattempo potrebbe anche essere un dono offerto alla dinastia Tang da qualche Stato dell'Asia centro-occidentale, con un significato straordinario, il che lo rende un importante reperto nato dagli scambi fra Oriente e Occidente.

Amici ascoltatori, alla fine del programma odierno vi ripetiamo le tre domande:

1. Come si chiama lo strumento musicale portato alla luce nel sito di Banpo?

2. Chi è stato il primo a scoprire i guerrieri e i cavalli di terracotta dell'imperatore Qinshihuang?

3. Qual è il maggiore tesoro del Museo di Storia dello Shaanxi?

 

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