Tonino Lamborghini in Cina: mix di "Made in Italy" e cultura classica cinese
  2012-10-18 10:04:19  cri

Marco Polo descrisse così la città di Suzhou: "Grande e nobile, è la Venezia dell'Oriente". Culla della cultura della zona a sud del Fiume Azzurro e con una storia di 2500 anni, Suzhou è una delle più note mete turistiche della Cina e la seconda città industriale del paese. La cultura dei giardini di Suzhou, per la loro eleganza classica e struttura raffinata, è stata inserita dall'UNESCO nel Patrimonio Culturale mondiale. Il 3 giugno, nel parco industriale di Suzhou, si è tenuta la cerimonia di apertura dell'Hotel Tonino Lamborghini, alla presenza più di 300 ospiti d'onore, fra cui il presidente del Gruppo Join In, Gao Jianrong, il fondatore del Gruppo Tonino Lamborghini, il signor Tonino Lamborghini, il vice direttore dell'Amministrazione Nazionale cinese del Turismo, Zhu Shanzhong, e il console generale d'Italia a Shanghai Vincenzo De Luca. In un'intervista esclusiva a RCI, Tonino Lamborghini ha parlato con sincerità e franchezza del lifestyle Lamborghini in Cina. Ha fatto notare che la cultura italiana e quella cinese vantano molti valori comuni, come il rispetto per la cultura tradizionale, l'amore per il sapere antico e la ricerca di una vita piacevole. Il marchio Tonino Lamborghini rappresenta il meglio dell'innovazione e del design, per cui egli spera di portare la sua esperienza nelle maggiori città cinesi.

Tonino Lamborghini, figlio del fondatore del prestigioso marchio automobilistico "Ferruccio Lamborghini", ha ricoperto alti incarichi in varie imprese del gruppo familiare, ed è il fondatore della compagnia Tonino Lamborghini, che si occupa dei comparti automobilistico, degli accessori, alimentare e alberghiero, con l'obiettivo di portare in tutto il mondo il concetto di "Made in Italy". Parlando del proprio sentimento nei confronti della Cina, Lamborghini ci ha detto che la decisione di portare in Cina il suo marchio è stata proprio dettata dal suo amore per la cultura cinese:

"La prima volta che venni in Cina sono più di trent'anni fa. Sono stato un pioniere, se così si può dire. Non c'erano ancora i rapporti commerciali tra l'Italia e la Cina, era tutto ancora molto difficile, nessuno parlava inglese e neanche italiano. Io ero molto attratto dal vostro paese e dalla cultura cinese, quindi, per vivere la Cina, la vita e la cultura cinese, cercai delle ragioni di tipo commerciale e produttivo. La Cina e l'Italia hanno degli sfondi culturali diversi, e io ritengo che il miglior modo per superare le differenze culturali sia la sperimentazione personale. Diciamo che sono stato molto fortunato. Ho trovato dei validi partners, ho trovato subito delle persone che hanno apprezzato quello che noi già stavamo facendo in Europa e nel resto del mondo, e quello che rappresenta la mia famiglia, il lavoro di mio padre, il lavoro di mia madre, e le aziende che già trent'anni fa io conducevo".

Lamborghini ha aperto il suo primo flagship store a Hong Kong nel 1983. Da trent'anni le sue operazioni si sono estese in tutto il mondo, anche in Cina, dove gestisce un'ampia sfera di prodotti, fra cui accessori, orologi, cellulari e marchi sportivi. Tonino Lamborghini afferma che all'epoca del suo ingresso nel mercato cinese, la capacità d'acquisto dei cinesi non era forte, ma mentre gli altri marchi di lusso restavano in prudente attesa, lui è entrato sul mercato cinese. Negli ultimi trent'anni, lo sviluppo del marchio in Cina ha ottenuto dei notevoli successi, ergendo un vero e proprio ponte per gli scambi culturali tra la Cina e l'Italia. Egli afferma:

"Quindi è stata una bellissima esperienza, e in qualche modo mi sento un po' cinese. Una grande parte della mia soddisfazione nel lavoro consiste nella Cina, sono molto orgoglioso di essere stato tra i primi, e quindi partecipe anche al cambiamento del vostro paese. Adesso questa cooperazione con la Cina è rivolta al settore alberghiero, ma spero soprattutto di coniugare perfettamente il più puro Made in Italy alla cultura classica cinese. Voglio esaltare la cultura locale vista attraverso gli occhi di un italiano".

Nel 2011 è ricorso il 30° anniversario della fondazione del Gruppo Tonino Lamborghini e anche del suo ingresso sul mercato cinese. Il gruppo persiste sempre nella strategia di diversificazione, da cui la nascita di una trentina di serie di prodotti. Nei suoi frequenti contatti con l'Asia, Lamborghini ha visto l'attrattiva del mercato cinese, tra cui spicca la cooperazione nel comparto alberghiero con il Gruppo Join In.

Il Gruppo Join In è un famoso marchio immobiliare cinese da sempre impegnato nella costruzione di un marchio d'impresa di alta fascia. Il primo giugno 2011, su invito di Tonino Lamborghini, il presidente del gruppo Gao Jianrong e il suo seguito hanno raggiunto Argelato, la culla del marchio Tonino Lamborghini, dove, tramite precisi contatti, le due parti hanno firmato un memorandum di cooperazione per un progetto alberghiero. Alla fine del 2011 queste hanno firmato ufficialmente un accordo a Suzhou. Il Gruppo Join In è così diventato l'unica compagnia a livello mondiale autorizzata ad operare nel comparto alberghiero utilizzando il marchio Tonino Lamborghini, con l'incarico della sua promozione sul mercato di Cina, Giappone, Canada e altri paesi. Cogliendo la storica opportunità dello sviluppo della Cina, Join In inietterà nuova vitalità nel marchio Tonino Lamborghini in Cina e anche sul mercato mondiale.

Come integrare l'originale stile italiano alla modestia e riservatezza della cultura tradizionale cinese, permettendo il collegamento fra la prorompente cultura dell'occidente e la particolare cultura dei giardini cinesi, in un fantastico incontro, è un problema che le due parti stanno considerando a livello di ospitalità alberghiera. Il famoso designer ceco Jan Benda ha curato il design dell'Hotel Tonino Lamborghini. Durante la progettazione, egli ha integrato la storia millenaria di Suzhou al lifestyle italiano del marchio Tonino Lamborghini, decorando l'hotel nel romantico e raffinato stile italiano, pur nel rispetto del concetto classico cinese. Parlando del design, Lamborghini afferma:

"L'integrazione del design italiano e del Made in Italy con la cultura cinese è il perno del nostro intervento sul mercato cinese. L'esterno dell'Hotel Tonino Lamborghini è del tutto di stile cinese. Qui in origine si trovava una biblioteca tradizionale cinese, noi siamo intervenuti sulla base del suo stile originale, rispettando la cultura tradizionale cinese e nel frattempo inserendo lo spirito di innovazione del marchio Lamborghini. Il design degli spazi interni racchiude i risultati della mia trentennale esperienza professionale e personale".

Nel prossimo futuro, il Gruppo Join In aprirà altri otto Hotel Tonino Lamborghini a Taihu, Kunshan, Huangshi, Xuzhou, Hangzhou, Zhuhai e Sanya, integrando il lifestyle italiano con la cultura tradizionale cinese, così da creare uno speciale concetto del marchio. Parlando della futura cooperazione con la parte cinese, Lamborghini afferma:

"Molte persone hanno timore, hanno paura, quasi, del grande sviluppo della Cina, io invece lo ammiro molto, lo apprezzo molto, lo stimo molto, moltissimo. I rapporti commerciali che abbiamo sono estremamente soddisfacenti. Sono partnership con società molto serie, molto impegnate, che credono nei nostri progetti, credono nel concetto della qualità e del 'Made in Italy'. Credo che in tutte le cose ci voglia rispetto, anche in ambito economico. Credo che questo rispetto possa dare ottimi risultati, e sta dando ottimi risultati. L'integrazione tra la creatività italiana e la capacità gestionale cinese non può che essere un grande successo, proprio in termini di supporto: la Cina può dare quello che l'Italia non può dare, e l'Italia sa dare cose che il carattere cinese non ha, quindi è una combinazione perfetta."

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