
Q: A proposito del problema dell'inquinamento atmosferico in Cina, sulla base delle esperienze già fatte in Italia relative allo stesso problema, secondo Lei come la Cina potrebbe risolvere questo problema?
R: La Cina ha già fatto molto perchè ha lavorato nelle grandi aree urbane su due delle sorgenti principali di inquinamento, una le attività industriali e l'altra il traffico.
Attività industriali vuol dire allontanare dalle città le fabbriche che hanno importanti emissioni oltre che cambiare le tecnologie; su questo la Cina ha già avviato iniziative importanti, noi abbiamo contribuito a Pechino e a Shanghai e mi pare che nel Piano quinquennale, nel 12esimo piano quinquennale, questo sia uno degli argomenti indicato come prioritario. Poi l'altra cosa che sicuramente si può fare è rafforzare la forestazione urbana, come è avvenuto a Pechino. Pechino è una città che è cambiata dal 2004 al 2008 quando poi ci sono state le Olimpiadi, la quantità di alberi piantiati nella città è aumentata in maniera enorme, oggi Pechino è una città con spazi verdi molto importanti. Gli spazi verdi, la forestazione urbana hanno un ruolo molto importante per abbattere le emissioni inquinanti. Queste direi che sono le due linee sulle quali si può lavorare.
Q: Quali sono le tecnologie innovative italiane (green tech) che la Cina può prendere come modello per lo sviluppo sostenibile?
R: Credo che per la protezione dell'ambiente, il settore più critico per la Cina, nel quale l'Italia può dare un grande contributo, è quello della protezione delle acque. La Cina ha un problema enorme per la qualità delle acque, sia per la qualità delle acque che servono per l'alimentazione sia la qualità delle acque che servono per l'irrigazione. Su queste due aree ci sono tecnologie ed esperienze italiane consolidate che possono essere importantissime e credo che su questo la collaborazione possa andare avanti bene. Un altro settore sicuramente importante è quello che riguarda la riduzione degli inquinanti dalle attività industriali, abbiamo tecnologie consolidate sia nei processi industriali che per l'abbattimento dei fumi ai camini industriali, questa è un'altra area dove abbiamo tecnologie utili. E poi infine sui trasporti, soprattutto nelle tecnologie che riguardano gli autobus, per il trasporto pubblico noi abbiamo compagnie e imprese che hanno, sia per la motoristica sia per il sistema di controllo delle emissioni, esperienze che sono il top a livello internazionale, e che già vengono usate in Cina e che possono essere usate molto meglio.
Q: Protocollo di intesa firmato di recente, a marzo 2012, quali aspettative ha?
R: Il protocollo continua una collaborazione che esiste da 14 anni e conferma quello che abbiamo già fatto prima e lo rafforza, per cui penso che possa essere un ottimo veicolo anche per la collaborazione industriale tra i due paesi.